di Brian Cloughley

13 Luglio 2018

dal Sito Web CounterPunch

traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale in inglese

Versione in spagnolo

 

 

 

 

Foto di Bernd.Brincken

CC BY 2.0

 

 

 

La riunione dell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO), l'alleanza militare che sta ampliando il suo spiegamento di truppe, aerei da combattimento e vigilanza e navi con missili attorno alle frontiere russe, si è svolta dall'11 al 12 luglio e è stata una farsa, con Trump che si comportava come di solito, insultando persone e nazioni con la sua caratteristica volgarità.

 

Prima dei festeggiamenti, il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg (uno dei prescelti per un discorso trumpiano), ha detto in un discorso del 21 giugno che,

"La NATO ha trasformato completamente la nostra presenza in Afganistan da una grande operazione di combattimento con più di 100,000 a adesso con 16.000 effettivi che allenano, assistono e consigliano".

Poi però ci ripensò un poco quando gli domandarono se la NATO aveva imparato qualche lezione per pensare a un "intervento futuro".

 

Stoltenberg rispose che lui pensava:

"Una delle lezioni che abbiamo imparato da Iraq, Afganistan, Libia è che l'intervento militare non sempre risolve tutti i problemi".

E ha ragione al riguardo…

 

Gli interventi militari degli Stati Uniti e della NATO Irak, Afganistan e Libia sono stati catastrofici.

 

È curioso che il segretario generale della NATO possa finalmente ammettere che mostrare i muscoli militarmente parlando non risolve tutti i problemi. Non disse di più sul tema della Libia, lo sfortunato paese fu distrutto per l'intervento militare degli Stati Uniti e della NATO nel 2011.

 

È interessante riflettere su quel particolare sfacelo della NATO poiché ha portato all'espansione della Banda terroristica Stato Islamico ISIS (vedi sotto), a una guerra civile prolungata, a un gran numero di morti, auna orribile sofferenza dei rifugiati disperati che cercano di fuggire dalla Libia attraverso il Mediterraneo.

 

 

 

 

 

 

Alla fine del bombardamento durato sette mesi in Libia, il suo capo Muammar Gheddafi è stato assassinato dalle bande appoggiate dagli Stati Uniti e dalla NATO il che ha fatto sì che Segretaria di Stato degli USA Hillary Clinton, se la rideva dicendo "Siamo venuti, abbiamo vinto ed è morto" in questa intervista che riportiamo alla CBS:

 

 

 

 

 

 

Era un buon indice di come l'Occidente "pacifista" si avvicinava alla devastazione di un paese il cui presidente aveva molti difetti ma il suo principale errore era minacciare la nazionalizzazione delle risorse petrolifere del suo paese, che erano in mano agli oligarchi americani e europei.

 

Gheddafi fu un despota que perseguitò i suoi nemici in modo molto selvaggio com eil dittatore Hosni Mubarak, appoggiato dall'Occidente, nel vicino Egitto, ma la vita per la maggior parte dei Libici era buona e la BBC dovette ammettere che lo stile di Gheddafi era:

"una forma particolare di socialismo che dava educazione gratuita, assistenza sanitaria e case e trasporti sovvenzionati" anche se (gli stipendi sono molto bassi e la ricchezza dello Stato e i benefici degli investimenti stranieri hanno beneficiato solo un gruppo ristretto" (il che, di certo, non succede da nessun'altra parte).

Il World Factbook della CIA ha affermato che nel 2010 la Libia di Gheddafi aveva un tasso di alfabetizzazione dell'82,6% (molto di più dell'Egitto, dell'India e dell'Arabia Saudita), e una aspettativa di vita del 77,47 anni, superiore a 160 dei 215 paesi presi in considerazione.

 

L'Occidente però aveva al'intenzione di disfarsi di Gheddafi e cercò di superare con l'astuzia una risoluzione delle Nazioni Unite per iniziare la guerra.

 

(La Germania, sotto "la saggia guida" di Angela Merkel, negò di aver avuto a che fare con il carnevale pianificato di missili e di bombardamenti).

 

Gheddafi fu assassinato il 20 0ttobre 2011 in circostanze particolarmente sgradevoli, e dieci giorni dopo, l'alleanza tra Stati Uniti e la NATO terminò la loro guerra lampo.

 

L'equilibrato (di solito) giornale The Guardian del Regno Unito informò che l'operazione aveva dimostrato di essere,

"una combinazione unica di potere militare che potrebbere divenire un modello per la guerra del futuro",

...mentre il SegretarioGenerale Anders Fogh Rasmussen, la definì la fine di,

"un capitolo di successo nella storia della NATO".

Il "capitolo di successo" comprese 9.600 attacchi aerei che tral e altre cose, distrutte,

"debilitò la somministrazione dell'acqua della Libia accentrandosi sulle istallazioni statali per l'acqua, inclusa una fabbrica di tubi per l'acqua… che fabbricava tubi di cemento armato precompresso per il Grande Fiume Artificiale, un ingegnoso sistema di irrigazione che trasportava acqua da falde acquifere sotto il deserto del sud della Libia a quasi il 70% della popolazione".

Come informò nel 2010 il Christian Science Monitor,

"Il Grande Fiume Costruito dall'Uomo", che è l'ambiziosa risposta del leader Muamar Gheddafi ai problemi dell'acquua nel suo paese, irriga le grandi fattorie desertiche della Libia.

 

La rete di condutture di 2.333 miglia trasporta acqua da quattro falde sotterranee principali nel sud della Libia ai centri popolati del nord.

 

I pozzi hanno incentivato il percorso dell'acqua facendo sì che le fattorie utilizzassero la rete idrica per i oro campi".

Non è più così, già adesso c'è critica scarsità di acqua.

 

Un'osservazione recente fu:

"La crisi dell'acqua è un potente simbolo dell'insuccessso dello Stato di un paese che una volta era stato il più ricco del Medio Oriente, ma che fu toccato dall'agitazione della rivolta del 2011 contro Muammar Gheddafi.

 

Per i Libici, il caos ha significato tagli dell'energia e una scarsità di denaro che ha paralizzato tutti.

 

Spesso la situazione è peggiorata visti gli scontri trai gruppi armati che competono tra di loro per il controllo del frazionato stato ricco di petrolio con la sua infrastruttura maltenuta…"

Grazie Stati Uniti e NATO per aver liberato la Libia ...

 

Du figure prominenti coinvolte nella guerra in Libia tra gli Stati Uniti e la NATO furono

  • Ivo Daalder, Rappresentante degli Stati Uniti nel Consiglio della NATO dal 2009 al 2013

     

  • L'ammiraglio James G ('Zorba') Stavridis, il Comandante Alleato Supremo degli Stati Uniti in Europa (il comandante militare della NATO) per lo stesso periodo.

Quando finirono la loro guerra, il 31 ottobre 2011, questi due idioti pubblicarono un articolo sul New York Times dove affermarono assurdamente che,

"Man mano che l'Operazione Unified Protector arriva alla fine, l'alleanza e i suoi soci guardano dietro vaerso un lavoro straordinario, ben fatto.

 

Soprattutto, si può vedere la gratitudine del popolo libico quando si utilizza la forza in modo limitato, applicata con precisione e che può divenire un cambiamento politico reale e positivo".

Non c'è dubbio che "la forza limitata" - se così chiamiamo 9.600 attacchi aerei limitati - può produrre un cambiamento politico, però è difficile vedere come questi due possano poensare anche un solo istante che sarebbe "positivo".

 

Allora Rasmussen si è paracadutato in Tripoli il 31 ottobre e annunciò che:

"È fantastico stare in Libia: Agiamo per proteggere. Lo abbiamo fatto insieme. La Libia finalmente è libera".

I mezzi di comunicazione occidentali,che hanno appoggiato tanto la guerra, non hanno domandato al gruppo composto da Rasmussen, Stavridis e Daalder come si sentivano per la catastrofe odierna della Libia per cui hanno lottato tanto.

 

Ci sono pochi resoconti sui giornali o sulle catene televisive occidentali sulla gravità della confuzione (per esempio il New York Times e il Washington Post), però organizzazioni come Human Rights Watch mantengono il mondo informato sulla gravità di quant sta succedendo.

 

Il suo Resoconto Mondiale del 2018 registra che:

"Le divisioni politiche e le lotte armate continuano a devastare la Libia mentre due governi competono per lal egittimità e il controllo del paese e gli sforzi delle Nazioni Unite per unificare i due partiti in lotta hanno dato indizio di…

Gruppi armati in tutto il aese, alcuni di loro affiliati a uno dei due governi rivali, hanno giustiziato persone senza processo, hanno attaccato i civili, hanno sequestrato e fatto sparire persone e hanno assediato persone nelle città orientali di Derna e Bengasi.

 

Grazie Stati Uniti e NATO, e in particolare grazie al presidente Obama e ai suoi padroni.

 

Rasmussen, Stavridis y Daalder, e tutti "i valorosi" piloti che festeggiarono per i blitz meravigliosi e a tutti "i valorosi che schiacciarono il pulsante" sulle navi dell'Armata degli Stati Uniti e del Regno Unito i cui Tomahawk bombardarono le città.

 

Il paese che hanno distrutto impiegherà decadi per riprendersi dall'utilizzo di queela che chiamano "forza limitata" e per la quantità di sofferenza umana che hanno causato è incalcolabile.

 

Jens Stoltenberg della NATO, sembra aver imparato lalezione anche se in ritardo, sul fatto che la forza militare non risolve ciò che la NATO considera "problemi".

 

Ben venga tutto questo, e ancora di più sarebbe rendersi conto che non funzionano nemmeno la provocazione e la minaccia della forza e quindi sarebbe più prudente mantenersi ai margini delle guerre eridurre il confronto con gli Stati Uniti-NATO con spiegamento di forze militari lungo i confini con la Russia.