
di Harold Fensky
14 Marzo 2024
dal Sito Web
Human-Level
traduzione di
WLady
04 Aprile 2024
dal Sito Web
Ningizhzidda
Versione originale in inglese

Questo scrittore fa correttamente l'associazione tra
Tecnocrazia e Transumanesimo e il modo in cui sostengono
la stessa visione del mondo meccanicistica riguardo al
futuro utopico/distopico.
Questa visione del mondo radicale si scontra con oltre
il 95% delle persone nel mondo e tuttavia è altrettanto
tirannica di qualsiasi cosa vista nella storia.
Fonte |
Il confine tra
biologia e tecnologia:
l'arroganza
della tecnocrazia
e del
transumanesimo...
Sia nei regni della
tecnocrazia che del
transumanesimo, c'è una convinzione
condivisa, uno spirito affine, se vuoi.
Questa convinzione sostiene che la scienza e la tecnologia non sono
solo strumenti o comodità, ma piuttosto le chiavi di volta di un
futuro utopico, una società "perfetta"...
È una visione seducente, un sogno ambizioso in cui i confini
dell'umanità non vengono solo spinti ma interamente ridisegnato
attraverso il potere della gestione scientifica e dell'integrazione
tecnologica.
Approfondiamo questa filosofia, cominciando dalle sue radici nella
tecnocrazia.
Il termine stesso, "tecnocrazia", fu coniato
nel 1919, ma fu nel 1938 che si cristallizzò in un'ideologia più
definita.
I tecnocrati sostengono che i politici e le forme tradizionali
di governo non sono attrezzati per gestire i problemi moderni.
Sostengono invece una società governata da esperti tecnici:
scienziati, ingegneri e tecnologi, coloro che comprendono il
funzionamento intricato dei sistemi complessi, siano essi nel
campo dell'energia, dei trasporti o dell'economia.
Questo modello di governance è sostenuto da una
profonda fiducia nella metodologia scientifica.
I tecnocrati credono che attraverso una gestione attenta, razionale
e scientifica delle risorse si possa realizzare una società più
efficiente, equa e prospera.
L'appello è chiaro:
decisioni prese non in base ai capricci della
politica, ma sulla solida base di dati, logica e competenza...
Il transumanesimo si integra con la
tecnocrazia nel suo entusiasmo per la tecnologia, ma richiede un
focus più personale.
Laddove la tecnocrazia si occupa dei sistemi
sociali, il transumanesimo si concentra sulla stessa condizione
umana...
È una filosofia o un movimento che sostiene il miglioramento
dell'esperienza umana attraverso l'applicazione della
tecnologia.
Non si tratta solo di rendere la vita più facile o più lunga; si
tratta di migliorare radicalmente le capacità umane: cognitive,
fisiche, emotive.
Immaginate, per un momento, un mondo in cui gli
esseri umani si fondono con la tecnologia in modo così fluido da
rendere confuso il confine tra biologia e tecnologia.
I transumanisti sognano un futuro in cui supereremo i limiti
biologici – dove l'invecchiamento, la malattia e forse anche la
morte non saranno più inevitabili.
Ma questa visione, per quanto stimolante possa sembrare, non è
esente da critiche.
Le preoccupazioni etiche abbondano...
In un mondo tecnocratico, chi decide cosa è
efficiente ed equo?
In un futuro transumanista, chi avrà accesso a queste tecnologie
che alterano la vita?
Si teme che una tale società possa esacerbare le
disuguaglianze o, peggio, creare nuove forme di divisione tra i
"migliorati" e i "non potenziati".
Poi c'è la questione dell'umanità stessa.
Aumentando le nostre capacità fisiche e
mentali, rischiamo di perdere qualcosa di essenziale dell'essere
umano...?
Esiste un delicato equilibrio tra miglioramento e
perdita, tra l'acquisizione di nuove abilità e la perdita della
nostra natura intrinseca.
Nelle loro stesse parole,
i tecnocrati vedono il loro approccio come la
"scienza dell'ingegneria sociale".
Questa frase cattura sia la promessa che
l'arroganza della tecnocrazia e del transumanesimo.
Suggerisce una fede nel potere della scienza non solo di comprendere
il mondo, ma di rimodellarlo secondo principi razionali.
Tuttavia, allude anche a una sorta di arroganza, alla
convinzione che complesse questioni sociali ed etiche possano essere
risolte con la stessa facilità dei problemi tecnici...
Mentre continuiamo ad avanzare tecnologicamente, queste filosofie ci
offrono una lente attraverso la quale guardare il nostro futuro. -
un futuro tanto entusiasmante quanto incerto.
La sfida sta nel,
navigare in questo terreno con attenzione,
riconoscendo il potenziale della tecnologia per trasformare la
società in meglio, pur essendo consapevoli delle profonde
questioni etiche e delle implicazioni sociali che tali
trasformazioni comportano...
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