di Alfredo Jalife Rahme

08 agosto 2023

dal sito web KontraInfo

traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale in spagnolo

 

 

 

 

Klaus Schwab (W.E.F.)

e John Kerry (Inviato presidenziale speciale per il clima)

 

 

 

Oil Price ha pubblicato a maggio che la 'statale' saudita (sic) Aramco,

"è la seconda azienda più grande al mondo dopo aver soppiantato Microsoft", mentre Apple è prima.

"L'utile netto" di Aramco:

"era più grande di qualsiasi altra azienda nel 2022."

La chance delle sue azioni era dovuto al

"Trasferimento del 4% della compagnia petrolifera statale al 'Fondo sovrano' saudita".

Il cambio di classifica è avvenuto ad aprile (sic) con un valore di mercato di 2,11 miliardi, dietro Apple (3,08 miliardi di dollari):

"i suoi guadagni nel 2022 hanno superato quelli di Apple, Microsoft ed Exxon Mobil messi insieme".

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I suoi impressionanti profitti - superiori a quelli di Apple e del resto di Big Tech - sono dovuti all'aumento del petrolio, che viene scambiato sopra gli 80 dollari al barile.

 

Il suo amministratore delegato, Amin Nasser, spera che:

"La domanda mondiale di petrolio e gas rimane solida", anche se ha avvertito che "il sottoinvestimento globale nella nuova produzione ha minacciato la sicurezza dell'approvvigionamento".

Tra i Paesi "Top 10 con le maggiori riserve petrolifere" spiccano:

  • Primo il Venezuela, con più di "300 miliardi di barili" che non ha potuto sfruttare a suo piacimento a causa delle sanzioni statunitensi, unite alla corruzione endemica della sua compagnia di stato PDVSA.

  • Al secondo posto l'Arabia Saudita (267 miliardi di barili)

  • Terzo posto Canada (171 miliardi di barili sotto forma di sabbie bituminose di estrazione complessa)

  • Al quarto posto l'Iran con 208mila 600 milioni, le cui esportazioni sono state soffocate anche dalle sanzioni Usa.

  • Al quinto posto l'Iraq, oggi secondo produttore dell'Opec, con 145 miliardi

Addirittura al nono posto ci sono gli Stati Uniti con uno scarso 74 miliardi di barili, quindi si capisce la passione ideologizzata del suo zar del clima John Kerry con la sua sfuggente "Green Agenda".

 

Il settore energetico è il preferito della megabanca Goldman Sachs:

"il più economico degli 11 settori di mercato statunitensi", quando "le società energetiche riportano utili robusti, mentre il petrolio viene scambiato intorno agli 80 dollari al barile".

Fonte

Il primo ministro RishiSunak della monarchia globalista neoliberista britannica ha annunciato:

"un aumento delle licenze di gas e petrolio per ridurre la dipendenza energetica" e garantire "la sicurezza energetica" al regno anglosassone.

La metastasi della multidimensionalità della guerra in Ucraina è l'aumento del prezzo degli idrocarburi e degli alimenti, paradossalmente stimolato dalle sanzioni USA/NATO/Unione Europea contro la Russia, che hanno avuto un controproducente e indecente effetto boomerang.

 

Secondo Market Watch,

"ridurre le emissioni di carbonio fino al 2050 richiede 9,2 trilioni di dollari all'anno",

...che mette alla gogna l'eterea "agenda verde" rimandata di 30 anni e che è stata ideologizzata dal globalista neoliberista tedesco Klaus Schwab, 85 anni, boss del World Economic Forum (WEF) di Davos e grande alleato di George Soros, 92 anni.

 

Nicole, figlia di Schwab, intende imporre una "dittatura verde" di reclusione permanente sugli esseri umani dopo che il suo controverso "ESG" è caduto nella banca d'affari BlackRock, dove le banche avrebbero rilevato

"standard ambientali, sociali e di corporate governance (ESG) nel mondo".

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Per Nicole Schwab, 48 anni, la 'pandemia' di Covid è stata una "straordinaria opportunità" per sperimentare come il pubblico avrebbe adattato i piani del Forum di Davos alla loro agenda del Grande Reset e alla loro concomitante Agenda 2030 del governo mondiale dei cittadini ridotti in schiavitù.

"I blocchi meteorologici permanenti stanno arrivando, che vi piaccia o no".

Fonte

Il WEF cerca di stabilire:

la dittatura della plutocrazia finanziaria globalista neoliberista egemonica che annichilisce la democrazia, dal momento che nessuno - da Klaus Schwab, passando per Bill Gates, al duo khazariano Larry Fink/Soros (The Invention of the Jewish People) - è stato eletto democraticamente...