di Richard Gowan Monday

15 Agosto 2016

dal Sito Web WorldPoliticsReview

traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale in inglese

Versione in spagnolo

 

 

Richard Gowan è un membro socio del Consiglio Europeo di Relazioni Pubbliche e allo stesso tempo non risiede nel Centro della NYU di Cooperazione Internazionale dove è stato direttore della ricerca.

E' anche professore nell'Università di Colombia.

La sua rubrica settimanale WPR, Diplomatic Fallout,

esce ogni lunedì.

 

 

 

 

Il presidente russo Vladimir Putin

In una conferenza stampa nel palazzo Konstantin,

nei sobborghi di San Pietroburgo, in Russia il 9 agosto 2016.

(AP foto de Alexander Zemlianichenko).

 

 

 

Richard Gowan spiega perché Vladimir Putin,

se dovesse perdere interesse nel funzionamento della Russia,

"dovrebbe creare un'istituzione accademica per la diplomazia."

L'abile diplomazia usurante di Putin,

scrive lui,

ha mantenuto l'Occidente in una forma di

permanente disorientamento

 

 

 

Se Vladimir Putin dovesse perdere interesse nel funzionamento della Russia, dovrebbe fondare una accademia per la diplomazia.

 

Il giornalista britannico e arguto David Frost, ha definito la diplomazia come:

"L'arte di far sì che sia qualcun'altro a fare la strada scelta da lui."

Alternando una dura negoziazione all'astuzia e una semplice forza, il presidente russo ha dimostrato che sa come fare tutto questo.

 

La sua abilità è stata ampiamente dimostrata la settimana passata. Putin ha dato il benvenuto al suo omologo turco, Recep Tayyip Erdogan, a San Pietroburgo per seppellire le loro tensioni sulla Siria.

 

Poi ha dato vita ad una nuova crisi con Kiev su un presunto cannoneggiamento tra il personale della sicurezza dell'Ucraina e la Russia in Crimea. Le due manovre hanno lasciato i funzionari occidentali piuttosto nervosi.

 

La NATO si è affrettata a smentire le voci sul fatto che Ankara si stia allontanando dall'alleanza a causa del tentativo del fallito colpo di Stato di luglio. I funzionari europei chiamano alla calma in Ucraina in tutta fretta.

 

Alcuni analisti temono che Putin stia pianificando di muoversi di più in territorio ucraino.

 

Altri sospettano che sta parlando con durezza per aumentare il suo appoggio interno prima delle prossime elezioni parlamentari. Comunque sia, ancora una volta ha dimostrato la sua abilità nell'uso di affilate tattiche diplomatiche per mantenere altre potenze in un equilibrio precario.

 

Visto che la Russia prese la Crimea e parte dell'est dell'Ucraina nel 2014, gli strateghi hanno scritto molto sul suo uso "ibrido" del potere militare e sugli strumenti anticonvenzionali tipo campagne di disinformazione.

 

Comunque anche Putin sa come utilizzare diverse forme di diplomazia per massimizzare la sua influenza. E' bravo nell'usare la diplomazia personale per portare dalla sua parte altri capi anche quando questi non vogliono farsi impressionare.

 

Nel 2013, si dice che seminò nel presidente americano Barack Obama, durante la riunione del G-20,l'idea di smantellare le armi chimiche della Siria.

 

Putin si è affrettato a chiamare Erdogan a luglio dopo lo sventato golpe mentre i capi occidentali tentennavano guadagnando punti col presidente turco. Putin sa anche come far volgere a suo favore gli estenuanti processi diplomatici.

 

Per un potere che si suppone sfida il sistema internazionale, la Russia è esperta nel gioco delle regole di questo sistema.

 

Mosca ha insistito nel guidare la crisi della Siria attraverso le Nazioni Unite e ha permesso all'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) di fare controlli in Ucrania.

 

Como ho già detto la settimana scorsa, Putin ha anche cercato di forgiare nuovi confini per la diplomazia come il "gruppo di Normandia", che comprende

  • Russia

  • Francia

  • Germania

  • l'Ucraina stessa

...si suppone che questo risolverà la crisi purulenta nell'est dell'Ucraina.

 

Tornando alle istituzioni internazionali e ai processi diplomatici, Putin da l'impressione ai nervosi capi occidentali , sia reale o no, che in ultima istanza desidera la stabilità.

 

In realtà Mosca è sempre più occupata a ingannare o dividere altri poteri piuttosto che a ottenere un compresso duraturo.

 

Rivisitando un'analisi del comportamento della Russia in Siria a metà del 2015, ho asserito che si evidenziavano tre caratteristiche che sembrano ancora valide:

  1. Coinvolgere Occidente nelle iniziative di fragili paci che hanno poca possibilità di genuino successo e dipendono dalla buona volontà di Mosca.

     

  2. Dispensare concessioni più o meno illusorie su questioni di minore importanza che sembrano costruttive.

     

  3. Inviare segnali oscuri che a meno che non siano ascoltati , vanno a perdersi in una protesta violenta diplomatica e si inizieranno a bloccare le proposte occidentali molto più brutalmente.

I diplomatici russi stanno facendo dei giochi molto simili nelle ultime settimane durante l'assedio di Aleppo usando offerte un cessate il fuoco e corridoi umanitari per sviare conversazioni serie.

 

Putin ha seguito lo stesso schema in Ucraina. La Russia si è fermata su molti aspetti dell'implementazione del "processo di Minsk" del 2015, appoggiato dal gruppo di Normandia per stabilizzare il paese.

 

Secondo il Gruppo Internazionale di Crisi, ha cercato,

"Opportunità per concentrare di più le parti nel processo per la soluzione."

Come Fredrik Wesslau afferma, l'obiettivo della Russia si può prolungare nel suo processo fino a che gli Stati Uniti e l'Unione Europea, stanchi di mantenere le sanzioni relative all'Ucraina dovutesi a Mosca:

"ogni volta che un politico europeo dice che le sanzioni non funzionano o predice che finiranno o, di fatto, esige di alleggerirle pin piano, la Russia diventa più sicura che le sanzioni termineranno presto."

Questa è la diplomazia che usura.

 

I ritardi e i contrattempi aiutano Mosca a smontare la volontà dell'Occidente di mantenere un combattimento con la Russia. Una piccola crisi sgradevole di tanto in tanto aiuta a prestare di nuovo l'attenzione di tutti sulla necessità di più negoziati.

 

Putin ha dichiarato che boicotterà la prossima riunione del Gruppo in Normandia, programmata durante la riunione dei Grandi del G20 a Beijing in settembre, per l'incidente in Crimea.

 

Questo è un buon esempio di tattica da "sommossa diplomatica, che prima ho visto sulla Siria insieme a questo tipi di lavoro allarmista.

 

Il ministro degli Affari Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, si è rivolto alla Russia odierna affinché si mantengano colloqui su Siria e Ucraina, dichiarando che non esiste uno "scontro" con Mosca.

 

A meno che non sia ben decisa per una nuova guerra in Ucraina, e forse lo è, le potenze occidentali troveranno il modo di mantenere in piedi dei colloqui. Il nuovo governo britannico della primo ministro, Theresa May, ha manifestato il desiderio di "normalizzare" le relazioni con Mosca.

 

L'amministrazione Obama sta arrivando ai suoi ultimi mesi e sembra che voglia disperatamente ottenere una qualche forma di negoziazione sulla Siria.

 

Stando così le cose, la Russia è ben messa per fare di nuovo i colloqui come vuole. A breve, è poco probabile che la UE e gli Stati Uniti tolgano le sanzioni.

 

Però, come Paul Quinn-Juez segnala, anche il governo dell'Ucraina ha calpestato gli elementi dell'accordo di Minsk, in particolar modo coloro che offrono una status particolare alle aree secessioniste.

"In risposta, Mosca sta alzando i toni."

 

"Sta cercando di ricordare a Kiev il danno che le sue forze possono infliggere all'Ucraina in modo tale che i loro patrocinatori occidentali continuino a rispettare il patto di Minsk.

Nel frattempo, come ho già affermato alcune settimane fa, gli Stati Uniti e i suoi alleati hanno più opzioni di lavorare a gomito stretto con la Russia in Siria dopo il golpe in Turchia e la riunione di Putin ed Erdogan rafforza questa argomentazione.

 

Pertanto se il gioco d'azzardo di Putin vale la pena, potrebbe non rimanere solo in Ucraina e in Medio Oriente ma addirittura potrebbe persuadere i suoi avversari occidentali ad aiutarlo nell'esecuzione.

 

Ci piaccia o no , questa è una forma di diplomazia terribilmente abile…