di Jorge Alvarez

13 Febbraio 2018

dal Sito Web LaBrujulaVerde

traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale in spagnolo

 

 

 

 

Tetradracma con la civetta di Atenea-Minerva,

emblema scelto dagli Illuminati

Immagine: Hacac

 

 

 

Quando Adam Weishaupt fondò nel 1776 l'Associazione dei Perfettibili, non immaginava sicuramente che stava gettando legna sulla febbrile immaginazione di tutti coloro che alla disperata cercavano una spiegazione per un mondo che finiva per lasciare posto ad un altro e la trovavano solo nell'antico nemico nell'ombra, insomma nella cospirazione.

 

Si iniziò a chiamare i membri di quell'organizzazione Illuminati e la stessa si unì a una corrente intellettuale che comprendeva illustratori, massoni, rosacroce e altro e non sarebbe passato molto tempo dall'essere accusata con loro della caduta dell'Antico Regime.

 

Weishaupt era un giovane professore di Diritto Canonico all'Università di Ingolstadt, Baviera; l'unico laico di una facoltà controllata da ex-gesuiti (la compagnia era stata sciolta nel 1773), che vista la persecuzione contro tutto ciò che fosse sospettato di eresia (leggi protestantesimo) fece alla fine nascere dentro di lui un sentimento anticlericale.

 

Come era frequente allora, cercò una valvola di sfogo nell'associazionismo però, che non simpatizzava con la via che avrebbe potuto essere la più naturale, la massoneria, decise di creare un proprio gruppo.

 

 

Adam Weishaupt,

Fondatore degli Illuminati

Immagine: dominio pubblico di WikimediaCommons

 

 

Lo chiamò Bundder Perfektibilisten (Unione di Perfezione) e adottò come simbolo la civetta di Minerva, l'Atena greca, dea della saggezza.

 

Subito vi aderirono vari studenti, desiderosi di accedere a letture censurate o proibite e da una dozzina di membri iniziali arrivarono a fine anno ad essere una trentina.

 

Non avevano pianificato altro se non di aver concepito un circolo privato, anche se tutti usavano uno pseudonimo - preso dalla storia o dalla letteratura classica - per stabilire una relazione di uguaglianza.

 

Weishaupt si faceva chiamare Spartaco.

 

 

Símbolo originale degli Illuminati di Baviera

Stampato su un opuscolo del 1788

Immagine: dominio pubblico di WikimediaCommons

 

 

Con questa modestia andarono avanti due anni fino a che nel 1778 visto che si incorporavano nuove persone, si rifondò l'associazione come un ordine segreto (probabilmente e paradossalmente ispirandosi alla Compagnia di Gesù, vista la prossimità di intenti).

 

Il fondatore propose di ribattezzarla come Ordine dell'Ape, una metafora del loro lavoro di riunione della saggezza con quella degli insetti col nettare dei fiori, ma si preferì Bundder Illuminaten (Unione degli Illuminati), e finalmente rimase Illuminatenorden, cioé,Ordine degli Illuminati.

 

Il nome era un chiaro riferimento all'illustrazione molto di moda in quel momento, quindi il suo obiettivo era in sintonia con quel movimento:

l'educazione come strumento per raggiungere la libertà, la formazione intellettuale e morale del cittadino per rendere non necessarie la tutela spirituale della Chiesa e l'oppressione totalitaria in ambito politico.

 

Più o meno le idee di libertà, uguaglianza e fratellanza che in parole povere rappresenterebbe la Rivoluzione francese.

 

 

Copertina dell'Enciclopedia di Diderote D'Alembert,

L'opera più rappresentativa dello spirito dell'illustrazione

Immagine: dominio pubblico di WikimediaCommons

 

 

La cosa certa è che del suo scoppio furono incolpati i cosiddetti illuminati vista latesisviluppata dal loro creatore secondo la quale il regime assolutista era solo una tappa della storia nel so divenire verso un mondo migliore, un mondo che deve recuperare l'infanzia dell'Umanità, persa nel cammino, dove non c'era desiderio di potere e di proprietà.

 

Weishaupt però rifiutava la risorsa rivoluzionaria e era a favore di una innovazione, fattibile se si otteneva l'accesso alle risorse politiche.

La sua opera, oltre ad essere utopica, qualcosa di contraddittorio poiché a volte si presenta come impregnata di quietismo (un movimento mistico, nuovamente ironicamente cattolico che predicava il sacerdote spagnolo Miguel de Molinos che proponeva la passività spirituale e la vita contemplativa come via per entrare in contatto con Dio e che fu dichiarato eretico dall'Inquisizione) , mentre in altre parti esorta a prendere le iniziative per i cambiamenti.

 

 

Goethe nella campagna romana

(Johann Heinrich Wilhelm Tischbein)

Immagine: dominio pubblico da WikimediaCommons

 

 

Dal momento della sua riorganizzazione del 1780, l'ordine funzionò più seriamente.

 

Primo perché furono incorporati alcuni personaggi illustri, tra cui è bene indicare:

  • Lo scrittore tedesco Goethe, il celebre autore di Fausto, che era anche massone e si faceva chiamare Abaris (un mago sciita)

  • Il filosofo e teologo Herder (il creatore del concetto Volksgeist, lo spirito nazionale popolare tipico del Romanticismo tedesco) che scelse il nome Damaso

  • Mirabeau, político francese, padre della Rivoluzione, che ebbe come soprannome Leonida (il re spartano)

Altri importanti sarebbero,

  • Knigge, letterato tedesco massone, difensore dei diritti umani (Come trattare le persone) e che scelse di essere conosciuto come Filone di Alessandria (un filosofo giudeo dell'epoca ellenistica)

  • Il Conte Saint Germain, uno degli ispiratori di Weishaupt

  • il famoso Cagliostro

Una terza parte apparteneva alla nobiltà e una piccola, ma non meno importante percentuale era composta da sacerdoti, cosa curiosa considerando che il regolamento proscriveva i libri religiosi.

 

 

Gerhard von Herder

ritratto da Kügelgen

Immagine: dominio pubblico da WikimediaCommons

 

 

Il secondo fattore fu che crebbe sotto tutti gli aspetti.

 

A partire da quell'anno, l'ordine si estese a settanta città e arrivò ad avere quasi migliaia di membri.

 

Sì, fu un fenomeno fondamentalmente locale perché i centri più importanti erano bavaresi e turingi (Weimar e Gotha, soprattutto) e fuori del territorio teutone ci furono qualche centro in Svizzera e Francia.

 

La maggior parte degli Illuminati aveva una buona formazione accademica, poiché la maggior parte erano funzionari di amministrazione anche se non mancavano artigiani e commercianti.

 

 

Il Conte di Mirabeau

Immagine: dominio pubblico da WikimediaCommons

 

 

Una terza ragione dell'insediamento dell'ordine fu che avendo più partecipanti divenne necessario avere una struttura più complessa e fu incaricato di disegnarla Adolph Freiherr Knigge visto che la guida principale dei primi momenti Anton von Massenhausenlo aveva abbandonato sopraffatto da una vita disordinata.

 

Knigge imitò la struttura della massoneria - ricordiamo che era anche massone –con una base di gradi che si acquisivano man mano che crescevano maggiori conoscenze, anche se l'altra organizzazione era considerata come terreno per reclutare.

 

In effetti, i Gesuiti seguivano un simile sistema, molto gerarchico e con obbedienza cieca dei suoi numeri, il che ha effettuato anche una certa influenza.

 

In effetti, i nuovi adepti erano mantenuti in completa ignoranza sul modus operandi e si esigeva da loro una ferrea disciplina.

 

Questa rigidità, allontanò sicuramente numerosi intellettuali che non vollero farne parte o se ne andarono non sentendosi a proprio agio.

 

 

Logotipo della Compagnia di Gesù (Gesuiti)

nella chiesa del Gesù, Roma

foto: dominio pubblico da WikimediaCommons

 

 

Gli Illuminati erano suddivisi in tre classi:

  1. una previa, per i nuovi (per questo era detta La Scuola Materna), con gradi: preparatoti, novizi, minervali, e illuminati minori

  2. una bassa(Massonica) a sua volta strutturata in pedine, ufficiali, maestri e illuminati (maggiori e reggenti)

  3. una alta (I Misteri) con igradi di sacerdote, principe, mago e re

WeishaupteKniggesi trovavano nella cuspide e dirigevano il cosiddetto Areopago.

 

Furono anche stabiliti riti e cerimonie iniziatiche man on si conosce come erano poiché lo scarso percorso cronologico dell'ordine non diede tempo per metterli per scritto.

 

Inoltre, il segreto era maggiore di quello della Massoneria nonostante un terzo degli Illuminati vi militassero.

 

 

Adolph von Knigge

Immagine: dominio pubblico da WikimediaCommons

 

 

Questa fu un'arma a doppio taglio…

 

Come accade di solito, presto o tardi dovevano arrivare le dispute interne e un massone come Knigge che si inimicò Weishaupt perché considerava controproducente l'ostilità antireligiosa,minacciò di svelare i segreti agli altri perché erano stati ammessi vari aristocratici sospettati di difendere l'assolutismo.

 

Ne febbraio 1784 si celebrò un congresso a Weimar per dirimere questa lite ma il risultato fu che la scelta del nuovo Areopago diretto dal Conte di Stolberg-Roß lay (però, si presunse con l'ombra di Weishaupt), allora Knigge lasciò l'ordine.

 

Il conflitto fu troppo forte e peggiorò l'immagine degli Illuminati che avevano incorporato i Rosacroce (un'ordine segreto legato alla massoneria ma con uno spirito protestante e pro clericale) dopo aver fatto una campagna di diffamazione contro di loro con delle denunce di ateismo, anticristianesimo, tradimento, sicuramente irritati dall'intento dei primi di reclutare nuovi membri tra le loro fila.

 

 

Carlos Teodoro di Baviera,

Il governante che proibì l'ordine.

Immagine: dominio pubblico da WikimediaCommons

 

 

Il fatto fu che delle autorità della Baviera, venute a conoscenza dell'esistenza dell'ordine, proibirono ogni tipo di associazione che non avesse la loro approvazione a metà di giugno del 1784, quando gli Illuminati avevano già più di seicentocinquanta membri.

 

Gli Illuminati e i Framassoni furono temporaneamente proscritti sommersi da ogni tipo di accuse:

Da essere nemici della religione a cospirare contro il governo, assassini di funzionari per poter occupare il loro posto.

Papa Pio VI appoggiò queste misure dichiarando i massoni e gli illuminati incompatibili con la fede cattolica, e diede il via a una dura repressione:

documentazione negativa, licenziamenti, arresti, esilio…

L'inconsistenza delle accuse fu chiara e nessun detenuto rimase in carcere.

 

Però l'anno seguente l'illegalità divenne definitiva e nel 1787 si aggiunse la minaccia di applicare la pena di morte per tutti coloro che avessero cercato di far rivivere quel tipo di organizzazioni.

 

Allora, visto il clima di ostilità che si era scatenato contro gli Illuminati, Weishauptera andato in esilio a Ratisbona.

 

 

Ritratto di Pío VI

di Pompeo Batoni

Immagine: dominio pubblico da WikimediaCommons

 

 

Anche se ci furono comunque società segrete, e la massoneria fu un esempio della sopravvivenza, gli Illuminati si sciolsero definitivamente specialmente quando poi furono identificati, più grazie alla dottrina del volontarismo che in realtà, tramite i giacobini rivoluzionari (la confusione proviene dall'esistenza di un gruppo rivoluzionario che si autodenominò Les Illuminés).

 

El 'mito' era divenuto una realtà…

 

 

 

 

Bibliografia