di Kathleen Harris

08 Dicembre 2014

dal Sito Web WhizzPast

traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale in inglese

Versione in spagnolo

 

 

 

 

 

 

 

Tutti abbiamo sentito parlare di rivoluzionari come il Che Guevara, ma la storia spesso tende a tralasciare i contributi delle donne rivoluzionarie che hanno sacrificato le loro vite e dedicato le loro energie cercando di cambiare il mondo.

 

Molte donne hanno partecipato a rivoluzioni che si sono avute durante la storia e molte di loro hanno rivestito un ruolo cruciale.

 

Si sono mosse in diversi campi nel panorama politico: alcune armate di armi vere e proprie e altre armate di una sola penna, ma tutte impegnate a fondo in quello in cui credevano.

 

Di seguito ci sono dieci donne che non sono inserite nei libri di storia e che ovviamente sono solo una piccola dimostrazione delle donne rivoluzionarie della storia dei giorni nostri…

 

 

NADEZHDA KRUPSKAYA

 

 

 

 

Molti conoscono Nadezhda Krupskaya, solo per il fatto che era la moglie di Vladimir Lenin; certo è che Nadezhda fu molto più di una "moglie": fu una rivoluzionaria bolscevica e una politica.

 

Era coinvolta in una gran varietà di attività politiche, continuando a servire come Viceministra dell'Educazione dell'Unione Sovietica a partire dal 1929 fino alla sua morte, realizzando svariate attività educative.

 

 

 

 

Prima della rivoluzione, era segretaria del gruppo Iskra, gestendo tutta la corrispondenza dell'intero continente europeo, molta era da decodificare.

 

Dopo la rivoluzione, dedicò la sua vita a migliorare le opportunità educative per i lavoratori e i contadini, ponendo attenzione alla costruzione di biblioteche alla portata di tutti.

 

 

 

CONSTANCE MARKIEVICZ

 

 

 

 

Constanza Markievicz (nata Gore-Booth) era una contessa anglo irlandese, militante politica nel Sinn Féin e nel Fianna Fáil, nazionalista rivoluzionaria, suffragetta e socialista.

 

Partecipò a molte attività e azioni indipendentiste irlandesi, tra cui la Rivolta di Pasqua del 1916, dove ebbe un ruolo da leader.

 

Durante la ribellione arrivò a ferire un franco tiratore britannico prima di essere costretta ad arrendersi e consegnarsi.

 

 

 

 

Dopo fu l'unica donna tra 70 condannata all'isolamento totale. Fu condannata a morte, ma fu perdonata grazie a suo genero.

 

Curiosamente, il consiglio che la giudicò disse che aveva supplicato per la sua vita con queste parole:

"Sono solo una donna, non si può sparare a una donna”.

In realtà i registri della Corte dimostrano che ciò che disse fu:

"Mi piacerebbe che aveste la decenza di spararmi".

Costanza fu una delle prime donne al mondo che ottenne un incarico di governo, poi fu ministra delLavoro della Repubblica d'Irlanda tra il 1919 e il 1922 e fu anche la prima donna eletta alla Camera dei Comuni britannica nel dicembre del 1918, una posizione che rifiutò per via della politica astensionista del Sinn Fein.

 

 

 

PETRA HERRERA

 

 

 

 

Durante la Rivoluzione messicana, le donne soldato entrarono in combattimento insieme agli uomini, anche se spesso pativano degli abusi.

Uno dei casi più celebri è quello di Petra Herrera, che si travestì da uomo e si arruolò nell'esercito col nome di "Pedro Herrera".

 

 

”Capitana” Petra Herrera

di cui parla nella sua testimonianza

il Maggiore Garcìa Monsalvo,

morta nella sanguinosa battaglia di Zacatecas

 

 

Come Pedro, si guadagnò una reputazione dimostrando doti di comando esemplari, facendo saltare ponti e fu capace di rivelarsi in quanto donna col passare del tempo.

 

Partecipò alla seconda battaglia di Torreón il 30 maggio 1914, con  altre 400 mogli. Sfortunatamente, Pancho Villa non si dimostrò disposto a dare credito militare a una donna e non la promosse Generale.

 

In risposta, Petra lasciò le forze di Villa e formò la sua Brigata con sole donne.

 

 

 

NWANYERUWA

 

 

 

 

Nwanyeruwa, una donna Igbo della Nigeria, scatenò una breve guerra che spesso è stata considerata come la prima grande sfida all'autorità britannica nell'Africa Occidentale durante il periodo coloniale.

 

Il 18 novembre 1929, scoppiò una discussione tra Nwanyeruwa e un uomo incaricato del censimento di nome Mark Emereuwa dopo che lui le ordinò di "contare le sue capre, le sue pecore e la sua gente".

 

Lei capì che questo significava che le sarebbero state imposte delle tasse (tradizionalmente le tasse non gravavano sulle donne) e discusse della situazione con altre donne; iniziarono le proteste che portarono allo scoppi della Guerra delle Donne, che iniziò due mesi dopo.

 

Parteciparono circa 25.000 donne di tutta la regione, che protestarono sia contro i cambiamenti fiscali che contro i poteri illimitati delle autorità incaricate di applicarli.

 

Alla fine, l'opposizione delle donne ottenne un successo notevole:

fecero sì che i Britannici rinunciassero ai loro piani fiscali iniziali e forzarono il licenziamento di molti agenti dell'autorità che avevano abusato del loro potere.

 

 

LAKSHMI SEHGAL

 

 

 

 

Lakshmi Sahgal, conosciuta comunemente come "Capitan Lakshmi", fu una rivoluzionaria del movimento per l'indipendenza dell'India, una ufficiale dell'Esercito Nazionale Indiano e poi Ministra degli Affari per le Donne nel governo di Azad Hind.

 

Negli anni '40, comandò il reggimento Rani de Jhansi, un reggimento composto interamente da donne che pretendeva rovesciare il Viceré britannico dell'India coloniale.

 

 

 

 

Quel reggimento fu uno dei pochi reggimenti da combattimento composto solo da donne durante la Seconda Guerra Mondiale e il suo nome era in onore di un'altra famosa rivoluzionaria donna della storia dell'India, Rani Lakshmibai, che fu una delle figure principali della ribellione dell'India del 1857.

 

 

 

SOPHIE SCHOLL

 

 

 

 

La rivoluzionaria tedesca Sophie Scholl fu uno dei membri fondatori di un gruppo di resistenza anti-nazista di carattere pacifico, "La Rosa Bianca", a favore della resistenza attiva contro il regime di Hitler con volantini anonimi e campagne di graffiti.

 

Nel febbraio del 1943 lei ed altri membri furono arrestati mentre consegnavano volantini nell'Università di Monaco e furono condannati a morte alla ghigliottina.

 

 

 

 

Copie dell'opuscoclo reinbtitolato "Il Manifesto degli studenti di Monaco - Ein Deutsches Flugblatt", furono portate fuori del paese di contrabbando e le forze alleate lanciarono migliaia di copie aulla Germania durante quello stesso anno.

 

 

 

BLANCA CANALES

 

 

 

Blanca Canales fu una nazionalista portoricana che aiutò a organizzare le "Hijas de la Libertad" (Figlie della Libertà), il ramo femminile del Partito Nazionalista di Porto Rico.

 

La Canales fu una delle poche donne nella storia capace di essere stata a capo di una ribellione contro gli Stati Uniti, conosciuta come la rivolta di Jayuya.

 

Nel 1948, fu introdotto un progetto di legge molto restrittivo, la Legge 53 o Legge Bavaglio che approvava come crimine lo stampare, pubblicare, vendere o esibire qualsiasi materiale che pretendeva di paralizzare o distruggere il governo dell'isola.

 

In risposta, i nazionalisti portoricani iniziarono la pianificazione di una rivoluzione armata.

 

 

 

 

Il 30 ottobre 1950, Blanca e altri imbracciarono le armi che avevano immagazzinato in casa sua e si diressero verso la città di Jayuya, si impossessarono del Commissariato di Polizia, bruciando l'Ufficio delle Poste, tagliando i cavi del telefono e issando la bandiera di Porto Rico sfidando così la Legge Bavaglio.

 

Il risultato fu che il Presidente degli Stati Uniti dichiarò la legge marziale e ordinò all'esercito e all'Aviazione di attaccare la città.

 

I nazionalisti tennero per un po', poi furono arrestati e condannati all'ergastolo dopo tre giorni di resistenza. Gran parte di Jayuya fu distrutta e l'incidente fu deliberatamente ignorato dai mezzi di comunicazione degli Stati Uniti.

 

Anzi, il presidente degli Stati Uniti osò definire l'accaduto come "un incidente tra Portoricani”.

 

 

 

CELIA SÁNCHEZ

 

 

 

 

La maggior parte delle persone conosce Fidel Castro e Che Guevara, ma poche hanno sentito parlare di Celia Sánchez, la donna che era nel cuore della Rivoluzione cubana e si dice anche che fosse colei che prendeva le principali decisioni.

 

 

 

 

Dopo il colpo di stato del 10 marzo 1952, Celia si unì alla lotta contro il governo di Batista.

 

Fu la fondatrice del Movimento 25 luglio, capo di squadroni da combattimento durante la rivoluzione, organizzò le reti di contadini collaboratori che appoggiarono la lotta armata, controllò gruppi incaricati dell'intendenza e preparò anche l'arrivo all'isola del Granma, la nave che trasportò gli 82 lottatori del Messico a Cuba per abbattere Batista.

 

Dopo la rivoluzione Celia rimase al fianco di Castro fino alla sua morte nel 1980.

 

 

 

KATHLEEN NEAL CLEAVER

 

 

 

 

Kathleen Cleaver Neal fu membro del Partito Pantera Nera (conosciuto dai più come Pantere Nere) e la prima donna membro dell'organo decisionale di questa organizzazione politica afroamericana.

 

Fu lei a essere la portavoce e la segretaria stampa e organizzò la campagna nazionale per liberare il ministro della difesa del partito, Huey Newton, che era in prigione.

 

 

 

 

Lei come altre donne, per esempio Angela Davis, arrivarono a rappresentare perfino i 2/3 del Partito in alcuni momenti, nonostante l'immagine comune del BPP era data come un'organizzazione pesantemente maschile.

 

 

 

ASMAA MAHFOUZ

 

 

 

 

Asmaa Mahfouz è una rivoluzionaria attuale alla quale si addebita l'aver scatenato la rivolta del 2011 in Egitto con un videoblog su Facebook, dove incitava gli altri ad unirsi a lei nel segnale della protesta di Piazza Tahrir.

 

E' considerata uno dei capi della rivoluzione egiziana e un membro importante della Coalizione della Gioventù della Rivoluzione in Egitto.