| 
			  
			  
			  
			
			 
			
			di Mateo Holehouse 
			
			
			22 Ottobre 2015 
			
			
			dal Sito Web 
			
			
			TheTelegraph 
					traduzione di 
					
					Nicoletta Marino 
					
					
					
					Versione originale in inglese 
					
					
					
					Versione in spagnolo       
			
			  
			
			L'Unione Europea 
			
			Si trova ad affrontare un'epoca paragonabile a un declino 
			economico, 
			
			mentre l'avventura amorosa dell'integrazione è a rischio, 
			
			dice Jean-Claude Juncker. 
			
			      
			
			
			 
			
			
			Luxemburgo, il Presidente della Comissione Jean-Claude Juncker, 
			
			
			non è riuscito a rispettare la direttiva. 
			
			
			      
			
			L'Unione Europea si trova ad affrontare un declino economico a lungo 
			raggio e la "storia d'amore" dell'integrazione è a rischio, ha 
			affermato Jean Claude Juncker, 
			facendo una valutazione pessimista del futuro del blocco. 
				
				
				"Economicamente, vediamola fine di anni gloriosi d'Europa a 
				paragone di quanto stanno facendo altri" come ha detto il 
				presidente della Commissione Europea. 
			
			Il "sogno" di un continente unificato è sotto il rischio di "crepe e 
			fratture" di divisioni nazionali e di movimenti separatisti: 
				
				
				"L'Unione Europea non va molto bene", ha affermato Juncker. "E 
				perciò dobbiamo essere sicuri di mantenere vive le ambizioni, le 
				speranze e i sogni dell'Europa." 
			
			La divisione della produzione mondiale della UE sta crollando e 
			presto sarà pari solo al 15% del prodotto interno grezzo di tutto il 
			mondo, mentre l'80% della crescita sta andando verso i paesi fuori 
			dell'Unione Europea. 
			
			  
			
			Con una popolazione che invecchia, la parte del mondo della 
			popolazione europea è scesa dal 20% al 7% in un secolo e alla fine 
			di questo secolo potrebbe essere solo il 4% quando il mondo arriverà 
			a die4ci miliardi di persone. 
				
				
				"Demograficamente siamo deboli e continueremo ad esserlo", così 
				aggiunge Juncker, l'ex primo ministro del Lussemburgo. 
			
			L'avvertimento sulla diminuizione comparativa con l'Europa riflette 
			fedelmente il punto di vista degli attivisti pro Brexit, attivisti 
			che sostengono che il Regno Unito deve costruire vincoli con le 
			economie emergenti invece di stare "incatenati 
			a un cadavere".   
			
			Comunque Juncker ha sottolineato la necessità che in Europa di deve 
			"rimanere uniti". 
				
				
				"Non è arrivato il tempo di tornare a dividere le leghe e le 
				classi nazionali" frase da un discorso a Madrid. 
			
			
			David Cameron 
			
			ha messo in rilievo il rischio del declino europeo per spingere 
			verso accordi commerciali più ambiziosi con gli Stati Uniti e il 
			lontano Oriente ed eliminare le barriere nazionali per i servizi e 
			le tecnologie digitali, come parte della sua unità di 
			rinegoziazione. 
			
			    
				
				
				Riforma della UE - Le principali domande 
				
				    
				
				 
				
				    
				
				Domande chiave del Primo Ministro sulla riforma della UE: 
				
				  
					
					
					
					Modifiche emblematiche   
					
					Per la Gran Bretagna riuscire ad avere una via d'uscita dal 
					principio fondante della UE, e arrivare a una "unione sempre 
					più stretta". Così si pretende di garantire che il Regno 
					Unito non sia obbligato ad unirsi a un nuovo super stato 
					europeo. 
					
					    
					
					
					L'Euro   
					
					Scrivendo in maniera esplicita nei trattati europei chela UE 
					è l'unione di varie monete che eliminino riferimenti 
					all'euro come moneta ufficiale della UE. 
					
					    
					
					
					Cambiamenti Pratici   
					
					Riavere funzioni da Bruxelles per la Gran Bretagna, dando al 
					Parlamento più autonomia e riacquisendo l'influenza della 
					legislazione comunitaria per gli affari interni. Il lavoro 
					in dettaglio sta progredendo e i funzionari europei 
					intendono prendere in considerazione le richieste del 
					cosiddetto sistema "scheda rossa" per permettere ai 
					parlamenti di bloccare nuove direttive della UE. 
					
					    
					
					
					Le Principali Riforme Strutturali   
					
					Per evitare che i paesi dell'Eurozona impongano nuove norme 
					sugli altri nove stati membro, inclusa la Gran Bretagna che 
					non ha la moneta unica. Il lavoro è iniziato a Parigi e in 
					Germania che redigono nuove disposizioni che garantiscono la 
					protezione della Città di Londra. 
			
			Altri a Bruxelles affermano che la cura per il malessere economico è 
			l'integrazione economica radicale a un levello tale che la Gran 
			Bretagna non tollererebbe. 
			
			  
			
			La prospettiva del declino demografico, e quindi economico, ha 
			persuaso alcuni funzionari europei che 
			
			
			la crisi dei rifugiati 
			è una benedizione 
			mascherata. 
			
			  
			
			La parte del PIB globale della UE, sta crollando: 
			
			    
			
			
			 
			
			    
			
			Juncker ha paragonato il progetto europeo a una valle di lacrime, 
			il termine biblico per le pene della vita sulla Terra. 
				
				
				"Quando sono in un altro continente, vedo occhi che brillano 
				quando le persone che visito mi parlano di Europa. E quando 
				torno a Bruxelles o in Lussemburgo mi trovo in una valle di 
				timori, un Lacrimarum. Non sappiamo chi siamo e non 
				siamo orgogliosi dei risultati ottenuti dai nostri 
				predecessori." 
			
			In un discorso solo per il Partito Popolare Europeo, Juncker ha 
			affermato che si sarebbe occupato dell'Europa Sociale - cioè sui 
			diritti del lavoro - per ottenere l'appoggio della gente "semplice". 
				
				
				"Non possiamo perdere la gente che ha sempre creduto in noi, la 
				gente semplice che lavora, che non è meno intelligente delle 
				elites. Sono loro che hanno appoggiato l'Europa e siamo vicini a 
				riconquistarne il cuore." 
			
			La dipendenza britannica nel commercio della UE è a un minimo 
			storico: 
			
			    
			
			
			
			 
			
			    
			
			
			Frans Timmermans, 
			il secondo dopo Juncker, avvisò di una crisi della UE. 
				
				
				"Ciò che fino ad ora era inimmaginabile adesso diventa 
				immaginabile, cioè la disintegrazione del progetto europeo" ha 
				detto agli amici del Forum Europa di Bruxelles. 
				
				  
				
				"Gli ideali europei trovano un forte appoggio tra la popolazione 
				in tutta Europa. I politici europei e la loro politica invece 
				non trovano appoggio."       
			
			
			Chi è Chi nella UE?     
			
			 
			
			
			Foto: AFP, Getty, Patrick Seeger / EPA, Reuters 
			
			  
				
				
				1. Jean-Claude Juncker, 
				Presidente della Commissione Europea, il braccio esecutivo della 
				UE. L'ex Primo Ministro del Lussemburgo per 18 anni. Federalista 
				e dalla bella vita… 
				
				  
				
				2. Donald Tusk, 
				
				Presidente del Consiglio Europeo nella cupola dei 28 stati 
				membro. Un duro ex primo ministro polacco, che vive ancora a 
				Bruxelles. 
				
				  
				
				3. Frans Timmermans 
				
				Primo Vicepresidente della Commissione Europea. Ex ministro 
				degli Esteri olandese. Monarchico che abbraccia il desiderio 
				della Gran Bretagna di una maggiore competitività e meno 
				ideologia. 
				
				  
				
				4. Martin Schulz 
				
				Presidente del Parlamento Europeo. Veterano critico tedesco 
				socialista e acceso critico della rinegoziazione di Cameron. 
				
				  
				
				5. Mario Draghi  
				
				Potente presidente italiano della Banca Centrale Europea e ex 
				banchiere di Goldman Sachs. La sua istituzione fu criticata per 
				spingere la Grecia al bordo dell'uscita dall'euro questa estate. 
				
				  
				
				6. Federica Mogherini 
				
				Alta Rappresentante e segretaria degli Esteri della UE. Ex 
				ministra degli Esteri italiana socialista.     
			
			*** 
			
			    
			
			
			Commento: 
				
				
				Se stessero realmente cercando i colpevoli responsabili della 
				decadenza economica dell'Europa, Juncker e i suoi colleghi nella 
				cosiddetta Commissione Europea non dovrebbero guardare aldilà di 
				loro stessi e 
				
				
				dei loro predecessori. 
				
				  
				
				Mediante l'esercizio di una dittatura diretta dalle corporazioni 
				(immagine sotto) 
				disegnata 
				usando una piantina nazista
				
				
				dove i cittadini europei non possono eleggere né il loro 
				presidente né il loro governo, 
				Juncker e i suoi compagni burocrati non hanno diritto di sperare 
				nella fiducia delle persone. 
			
			    
			
			La Dittatura della "UE di Bruxelles" 
			
			  
				
					
						| 
						
						Interessi Corporativi 
						
						Cartelli del Petrolio y Farmaceutici 
						
						  
						
						  
						
						  
						
						Controlla il Potere 
						
						Esecutivo 
						
						  
						
						Livello  
						
						Esecutivo e Legislativo 
						
						·Commissione della UE 
						
						·Presidente Designato 
						
						  
						
						  
						
						  
						
						NO VOTO | 
				
				
				 | 
						
						Se il massimo potere 
						
						non sta nella gente,  
						
						la democrazia si trasforma 
						
						in dittatura 
						
						  
						
						  
						
						  
						
						Parlamento UE 
						
						Non hanno diritto di  
						
						legislare in maniera  
						
						indipendente 
						
						  
						
						  
						
						  
						
						VOTO 
						
						  
						
						  
						
						  |  
						| 
						
						  | 
						
						Il Popolo 
						
						A differenzia di una vera democrazia,  
						
						nella UE, la gente non ha più potere. | 
						
						  |  
			
			  
				
				
				In ultima istanza, il modello "UE 
				di Bruxelles" 
				deve quindi essere rimpiazzato da una 
				
				
				Europa del popolo, per il popolo dove la protezione della salute e della vita delle persone 
				devono avere la più alta priorità al posto dei guadagni degli 
				interessi corporativi. 
				
				
				
				Fonte 
			  
			    |