23 Maggio 2020

dal Sito Web PijamaSurf

traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale in spagnolo

 

 

 

 

 

 

 

Una preziosa storia

su una delle attitudini

più difficili da assumere nella vita:

non fare nulla e lasciare

che le cose accadano...

 

 

 

Una storia che, nella sua semplicità, contiene un grande insegnamento di vita.

 

Il contesto, la trama e i personaggi richiamano a un'ispirazione buddista, però è possibile che si tratti di un racconto di autore anonimo (e generoso) ispirato ad alcuni motivi ben conosciuti del Buddismo.

 

Vediamo...

Budda e i suoi discepoli intrapresero un viaggio in diversi territori e città.

 

Un giorno in cui il sole brillava in tutto il suo splendore, videro da lontano un lago e si fermarono, poiché erano assetati.

 

All'arrivo, Budda si rivolse al suo discepolo più giovane e impaziente e gli disse:

Ho sete. Puoi portarmi un po' d'acqua di questo lago?

Il discepolo andò al lago, ma quando arrivò, un carro con buoi iniziava ad attraversarlo e poco a poco l'acqua diveniva torbida.

 

Difronte a ciò, il discepopo pensò:

'Non posso dare al maestro questa acqua fangosa No puedo dare da bere al maestro questa acqua fangosa'

...e quindi ritornò e disse a Budda:

L'acqua è molto fangosa. Non credo che possiamo berla.

Poco tempo dopo, il Budda chiese di nuovo al discepolo di andare al lago e portargli un po' d'acqua da bere. E il discepolo lo fece.

 

Il lago, però, era ancora sporco e l'acqua mossa.

 

Ritornò è in tono fermo disse a Budda:

L'acqua di questo lago non si può bere, sarà meglio che ci incamminiamo fino al prossimo villaggio così i suoi abitanti ci daranno da bere.

Budda non gli rispose, ma non fece nessun movimento. Rimase lì...

 

Passato un po' di tempo, chiese allo stesso discepolo di trnare al lago e prtargli dell'acqua. Questi, non volendo dispiacere al suo maestro, andò al lago; era furioso perché non capiva perché doveva ritornarci se l'acqua era fangosa e non si poteva bere.

 

Arrivato, vide che il lago aveva cambiato l'aspetto, brillava calmo e cristallino.

 

Raccolse un po' di acqua e la portò a Budda che prima di berla la guardò e disse al suo discepolo:

Cosa hai fatto per pulire l'acqua?

Il discepolo non capiva la domanda Non aveva fatto nulla era evidente.

 

Allora Budda lo guardò e gli spiegò:

Hai aspettato e l'hai lasciata fare. Così, il fago si è abbassato da solo e adesso hai acqua pulita. Anche tu sei così!

 

Quando è agitata, devi solo lasciarla stare.

 

Dalle un po' di tempo. Non essere impaziente. Anzi al contrario: sii paziente! La tua mente troverà da sola l'equilibrio. Non devi fare nessuno sforzo per calmarla.

 

Tutto passerà se non ti affretti.

 

Come dicevamo prima, sebbene questa storia non sembra appartenere a nessun canone buddista - ma anzi, sembra essere una sorta di favoletta che qualcuno ha immaginato - non per questo la sua struttura e il suo insegnamento sono meno validi.

 

Il ritmo della storia fa arrivare perfettamente il messaggio che si è proposta, insegnandoci che in effetti, a volte, "non fare nulla" può essere la miglior maniera di rispondere alle sfide della vita…