di Elvira Lopez Del Prado

08 Aprile 2017

dal Sito Web ElviraLopezDelPrado

 traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale in spagnolo

 

 

 

 

 

 

 

 

Perché rinunciare a parte di quello che siamo?

 

Fin dal primo momento in cui entriamo in rapporto con la vita di questo pianeta, dalla nostra nascita, lanciamo il nostro impulso vitale per incontrare la vita in tutte le sue manifestazioni.

 

E le manifestazioni della vita sono estremamente volubili…

 

A ogni respiro che facciamo cambiamo qualcosa dentro e fuori di noi. La nostra storia è formata da lacerazioni, finestre di saggezza che ci trasformano attraverso il cammino dell'esperienza.

 

Siamo le uniche creature sulla faccia della Terra che devono apprendere ad accompagnare il ritmo della vita passando…nelle nostre preziose esperienze.

 

Vivremo pezzetti di dolore, forgeremo le ferite e le conserveremo come preziosi segreti che nessuno deve scoprire…Non ci hanno insegnato il valore della ferita, la saggezza della lacerazione nell'anima. Non conosciamo il linguaggio delle nostre fratture.

 

Riannodiamo il filo dorato che collega, che sana le fragilità e le rotture, riannodiamo questo cammino con la nostra coscienza.

 

Se guardiamo indietro, molto probabilmente scopriamo che le nostre fratture sono le stesse che avevano i nostri antenati…dandoci l'onore di sanarle. i Ogni ferita, ogni limite, ogni freno…è in eguale misura un potenziale umano.

 

Non si può crescere senza integrare tutto ciò che siamo, non possiamo tagliarci o ridursi e pretendere di Essere.

 

Quando un'anima si rompe un poco, il fili d'oro del nostro cuore fuoriescono e ricompongono i pezzettini, curiamoli con amore, ricuciamo ferita con oro…e poi puliamo e lucidiamo e siamo orgogliosi delle nostre lacerazioni!

 

Ogni volta che un'anima si rompe un pochino e smette di volersi bene…cresce e cresce in amore e semplicità, si espande la grandezza del suo cuore oltre i contorni fisici che la contengono.

 

E non solo diventa più bella con il filo dorato dell'amore, ma collega anche le ferite di altre anime…

 

 

 

Kintsukuroi è una tecnica di origine giapponese usata per aggiustare fratture della ceramica con vernice di resina con un pizzico o una spolverata di polvere d'oro, d'argento o di platino.

 

E' parte di una filosofia che afferma che le rotture e le riparazioni formano parte della storia di un oggetto e si devono mostrare anziché nascondere, si devono incorporare e si deve farlo per abbellire l'oggetto, mettendo in mostra la sua trasformazione e la sua storia.

Wikipedia

 

Durante la sua esistenza, un essere umano sarà come questi di Kintsukuroi.

 

Ciò che cercate è ciò che siete venuti ad offrire al mondo. Unendo i tuoi pezzi rotti, ti trasformi in un altro recipiente con l'aggiunta di un'impagabile saggezza…

 

 

 

 

Esibisci con orgoglio la tua storia… il cammino che hai percorso.

 

La tua vita…