dalla Agence France-Presse

17 febbraio 2013

da RawStory Website

traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale inglese

Versione in spagnolo

 

 

 

 

 

 

La recente scoperta di un sito cerimoniale per il fuoco che si crede abbia più di 5000 anni, fa luce su uno dei siti popolati più antichi delle Americhe.

 

Il luogo del fuoco, chiamato Il Tempio del Fuoco, è stato scoperto nel complesso archeologico di El Paraiso nella valle di Chillon, situata proprio fuori della capitale peruviana.

 

Gli archeologi affermano che il sito è paragonabile per antichità a Caral, il più antico centro pre colombiano delle Americhe che fu abitato tra il 2600 e il 2100 a.C. Caral si trova a circa 200 chilometri (125 miglia) a nord ed è considerato Patrimonio dell’Unesco.

 

Il focolare è stato ritrovato quando gli archeologi hanno scoperto una stretta entrata in un’ala della piramide centrale di El Paraiso in gennaio quando stavano rimuovendo sabbia e pietre.

 

Marco Guillen il capo archeologo del sito ha detto:

“Abbiamo realizzato immediatamente l’importanza di questa scoperta”.

L’entrata, che misura circa 48 cm. (19 pollici) di larghezza, porta a una camera che misura 8x6 metri (26x20 piedi), dove crostacei, cereali, fiori e frutti erano stati bruciati come offerte.

 

Così riporta Guillen:

Le pareti di pietra interne, “erano coperte con un sottile strato di terra gialla, con tracce di pittura rossa. Il fumo permetteva ai sacerdoti di entrare in comunicazione con gli dei”.

Il tempio ha quattro livelli “ognuno più antico dell’altro”.

 

Il ritrovamento mostra che il mondo andino era collegato molto di più di quanto pensassimo - questa primeva costruzione è la dimostrazione di un progetto riprodotto dalle civiltà dei secoli a venire dell’antica catena di montagne.

 

A El Paraiso, la piramide centrale è l’unico edificio ancora scoperto. Gli esperti dicono che sono presenti nel sito “10 unità architettoniche” che comprendono templi, piazze e residenze.

 

Gli archeologi credono che la piramide centrale aveva un uso comune, mentre due o altre strutture - che a colpo d’occhio sembrano collinette sabbiose - comprendono edifici che all’apparenza sembrano case.

 

“Sappiamo poco delle loro strutture perché non sono state ancora oggetto di studio” dice Luis Caceres capo archeologo del Ministero della Cultura.

El Paraiso si estende per circa 50 ettari (125 acri) a circa due chilometri (1.2 miglia) dall’Oceano Pacifico.

 

Al centro del sito archeologico si trovano piattaforme di pietra scoperte dall’archeologo francese Frederic Engel nel 1965. Oggi, parte della zona archeologica è stata occupata in parte dagli agricoltori e parte da occupanti abusivi, anche se i locali si sono uniti per fermare una nuova invasione.

 

Marco Guillen afferma che grazie a una prova scoperta dagli esperti della Engel piombo, si è stimato che a El Paraiso avrebbero potuto vivere circa 3000 persone.

 

Degli esperti analizzano costantemente campioni di rifiuti per cercare di trovare cosa mangiavano. Gli archeologi credono che le antiche civiltà costiere si dedicassero a diverse colture tra cui il cotone che utilizzavano come merce di scambio per avere cibo con i pescatori.

 

La scoperta “dimostra l’importanza di Lima da tempi immemorabili” prima degli arrivi del Conquistatore spagnolo Francisco Pizarro, che fondò la capitale peruviana nel 1535; così ha detto il Ministro della Cultura Rafael Varon ai giornalisti quando, martedì, la scoperta è stata annunciata.

 

“C’è molto da scoprire per districare i misteri di El Paraiso,” ha detto Guillen a AFP. “Abbiamo bisogno di conoscere se sotto queste strutture ne esistono altre.”

“Abbiamo appena iniziato e trovato il Tempio del Fuoco”.

Il Governo del presidente Ollanta Humala ha stanziato $1.8 milioni per i prossimi cinque anni per le ricerche del sito.