14 ottobre 2014

dal Sito Web ElRobotPescador

traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale in spagnolo

 

 

 

 

 

 

 

Se viaggiate in Liberia, uno dei paesi più colpiti dall'epidemia di Ebola, incontrerete dappertutto cartelloni e messaggi che dicono:

"l'Ebola è una realtà".

E' proprio così. In questi paesi si sta facendo una vasta campagna di propaganda che cerca di convincere la popolazione che "Ebola è una realtà"…

 

 

 

 

A questo punto ci poniamo una domanda logica.

 

Se in questi paesi l'Ebola è così reale visto che le persone cadono morte per la strada, a destra e a sinistra ogni cinque minuti come ci riportano alcuni media, allora:

Perché è necessario organizzare una massiccia campagna di propaganda finanziata dalle principali ONG internazionali con recinzioni, cartelloni, televisioni e radio che dicono "Ebola è una realtà"?

 

Non dovremmo vedere se questi effetti così terribili si vedono in giro?

 

 

 

La cosa certa è che molte delle persone che vivono in questi paesi dell'Africa occidentale, credono chel'Ebola è una cospirazione del Governo in connivenza con gli Stati Uniti.

 

Un articolo in primo piano del Daily Observer della Liberia, è arrivato ad accusare direttamente il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e i suoi ricercatori di una guerra batteriologica.

 

Altri articoli rivelano un sospetto di altro genere: una qualsiasi persona che si ammala può essere considerata "un ammalato di Ebola".

 

Il portale NPR racconta la storia di un venditore ambulante, Zainab Koroma, che dice:

"Quando ci si ammala di colera dicono che sei ammalato di Ebola.

 

Quando la temperatura del corpo si alza ed hai un po' di febbre, dicono che hai l'Ebola. Onestamente non credo che l'Ebola esista realmente. Ci possono essere una mucchio di altre malattie che uccidono la gente."

Questo è un punto di vista abbastanza logico:

Come posso sapere veramente se la malattia di cui soffro è quella che mi diagnosticano?

 

 

 

Se volete avere dei sospetti più fondati sulle esagerazioni e bugie che ci raccontano su Ebola, guardate con attenzione questi video rivelatore…

 

 

 

 

 

 

Niente che riguarda la gestione di questa epidemia è di buon senso.

 

 

Jon Rappoport

 

 

Il giornalista e ricercatore Jon Rappoport, uno dei più grandi difensori dell'argomento secondo il quale l'epidemia di Ebola è un grande inganno, afferma che la prova per diagnosticare Ebola non è affatto attendibile e afferma anche che la sua inaffidabilità è stata confermata dalla persona che l'ha inventata, Kary Mullis l'inventore della tecnica PCR (reazione a catena dei polimeri), usata per identificare la presenza del virus nel corpo umano.

 

 

Kary Mullis

 

 

I dubbi, quindi, sulla veridicità di questa epidemia di Ebola, crescono a vista d'occhio.

 

C'è un certo tipo di interesse dietro la promozione di questa epidemia?

 

Le parole del Dr. Anthony Fauci, direttore dell'Istituto Nazionale contro le Allergie e le Malattie Infettive degli Stati Uniti, sono le più rivelatrici.

 

In una intervista recente al The Canadian Press ha detto:

"man mano che l'epidemia si estenderà e in alcuni casi sfugga al nostro controllo, sarà necessario utilizzare programmi di vaccinazione per interi paesi (Bingo...! vaccini...), per poterla controllare.

 

E' evidente che questa è una possibilità da tenere in conto."

 

Anthony Fauci

 

 

Questo significa che si sta mettendo in pianificando una possibile vaccinazione per paesi interi con vaccini sperimentali creati dai giganti farmaceutici, come a esempio GlaxoSmithKline.

 

E quali paesi dovranno essere vaccinati in massa?

 

Questa domanda rimane senza risposta…

 

 

 

 

Fin dall'inizio questo tema dell'Ebola puzza… e lo fa sempre di più…

 

Siamo realmente sottoposti a una delle campagne di manipolazione più grandi, contradditorie e complesse che abbiamo avuto da molti anni.

 

Da una parte sembra che si esagera enormemente la reale portata dell'epidemia, la sua vera origine come denunciato da questo articolo.

 

Eppure sappiamo che ci stanno mentendo spudoratamente su come si trasmette il virus e prova probabile avremmo i casi delle due infermiere infettate da Ebola in Spagna e Stati Uniti, nonostante indossassero tute di protezione.

 

Ci troviamo davanti a una rete di menzogne contraddittorie, dove i mezzi di comunicazione ufficiali, quelli alternativi, i governi e le agenzie internazionali svolgono il proprio ruolo, in alcuni casi involontario.

 

Molta gente nei mezzi alternativi continua a essere impegnata a considerare che questo è un caso analogo a quello della influenza A, una manipolazione creata con l'intenzione di realizzare in enorme affare con la vaccinazione.

 

Questa gente crede che gli autori di questa intricata rete di menzogne si fermerà qui, guadagnando pochi milioni di dollari.

 

In questo caso, però, il fatto è molto più complesso e gli obiettivi sembrano molto più ambiziosi e oscuri. Il problema non sta nel fatto se Ebola sia reale o no, ma se lo RENDERANNO REALE ai nostri occhi e come lo faranno.

 

Se non iniziamo ad agire da leoni, correremo il pericolo di trasformarci in porcellini d'india…

 

 

 

 

Fonti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sorpresa!

- Adesso l'OMS dice che il periodo di incubazione dell'Ebola è di 42 Giorni! -

15 ottobre 2014

dal Sito Web ElRobotPescador

traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale in spagnolo

 

 

 

 

 

 

 

Un rapporto sorprendente pubblicato dalla OMS (Organizzazione Mondiale della Salute) il 14 ottobre 2014, rivela che 1 su 20 infezioni da Ebola ha un periodo di incubazione più lungo dei 21 giorni come detto fino ad ora e che abbiamo sentito ripetere dai mezzi di comunicazione.

 

Questo può essere il più importante (e palesemente onesto) resoconto di ricerca pubblicato da un organismo ufficiale dall'inizio dell'epidemia di Ebola.

 

Questo resoconto della OMS riporta che solo nel 95% dei casi di infezione da Ebola, il periodo d'incubazione è di 21 giorni.

 

 

 

 

La sua presentazione è questa:

"Il 95% dei casi confermati hanno un periodo di incubazione compreso in un intervallo da 1 a 21 giorni; il 98% han periodo di incubazione con un intervallo che va da 1 a 42 giorni".

Questo significa che:

  • nel 95% dei casi, il periodo d'incubazione dell'Ebola va da 1 a 21 giorni

     

  • nel 3% dei casi, il periodo d'incubazione si trova tra i 21 e i 42 giorni

     

  • nel 2% d'incubazioni Ebola… al riguardo non sono forniti dati (perché?)

 

 

 

Se queste interpretazione delle statistiche della OMS è giusta, significherebbe che:

  • 1 su ogni 20 infettati da Ebola hanno un periodo di incubazione di più di 21 giorni.

     

  • Questo significa che il periodo di quarantena di 21 giorni che oggi sono in vigore in tutto il mondo, potrebbero essere insufficienti per evitare un'epidemia

     

  • Le persone che sono rilasciate dall'osservazione o dall'auto quarantena dopo 21 giorni, possono essere ancora infetti nelle tre settimane che seguono anche se non hanno mostrato i sintomi dell'infezione durante i primi 21 giorni.

Quindi, secondo i nuovi protocolli della OMS, qualsiasi epidemia sarà considerata finita dopo 42 giorni dove non ci sono state nuove infezioni.

Il doppio di quanto stabilito fino ad ora.

 

 

 

 

 

 

L'OMS ALLARMATA DALLE FALSE NOTIZIE DI TESTA NEGATIVI

 

D'altra parte l'OMS ha avvertito apertamente tutti i ministri della salute dei governi che stanno annunciando risultati negativi per Ebola su pazienti poche ore dopo che hanno effettuato le analisi e considera questo come ingannare il pubblico.

 

Come fa osservare l'OMS, un caso sospetto di Ebola deve essere osservato e provato per 48 ore prima di poter fare una diagnosi affidabile sullo stato del paziente.

 

Saranno necessari che risulti due volte negativa la prova di RT-PCR, pfatte a distanza minima di 48 ore, perché un paziente cinicamente asintomatico possa essere dimesso dall'ospedale, o un caso sopetto di Ebola possa essere considerato come prova negativa per il virus.

 

 

 

 

 

 

NON CI SONO INDIZI CHE L'EPIDEMIA ATTUALE SIA SOTTO CONTROLLO

 

Infine, il resoconto della OMS arriva alla conclusione che le epidemie di Ebola in Guinea, Liberia e Sierra Leone sono fuori controllo.

 

Il resoconto cita tra l'altro il curioso fenomeno delle epidemie che risorgono inaspettatamente in zone dove la malattia si considerava sradicata:

"In Guinea, Liberia e Sierra Leone, nuovi casi continuano ad apparire in aree dove sembrava che la situazione fosse sotto controllo. Una caratteristica inusuale di questa epidemia è un modello ciclico costante di caduta graduale di nuovi casi, con repentine risalite"

 

  • E' possibile che queste epidemie che riemergono siano causate dal fatto che i governi non controllino le vittime di Ebola potenzialmente infette oltre i 21 giorni di osservazione stabiliti fino ad ora e che quindi 1 su ogni 20 vittime continua ad essere infetta e ancora incuba il virus?

  • Perché nessuno ha dato informazioni di un fatto così cruciale quale il periodo giusto di incubazione di Ebola fino ad ora?

Tutti i protocolli, fino ad ora, sono stati applicati credendo che il periodo di incubazione fosse di 21 giorni…

Quali conseguenze può avere il ripetuto errore commesso fino a questo momento?

Come ripetiamo per tutto quello che riguarda Ebola, ci sono dei fatti molto oscuri sul tema…

 

 

 

 

Fonti