di Raúl Zibechi

01 Maggio 2019

dal Sito Web SputnikNews

traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale in spagnolo

 

 

 

 

 © Foto: Pixabay

 

 

 

Sono già 19 i paesi latinoamericani

Che hanno aderto alla Via della Seta

Promossa dalla Cina.

Il Governo peruviano ha firmato

un memorandum d'intesa

per unirsi all'ambiziosa iniziativa di infrastrutture

nell'ambito del

II Forum del Gruppo e della Via per la Cooperazione Internazionale,

che si è chiuso l'ultimo sabato di aprile, il 27,

a Pechino.

 

 

In tutto il mondo la Via comprende 173 accordi di cooperazione con 125 paesi dal suo inizio nel 2013.

 

La proposta cinese è cresciuta in forma rapida in Asia e in Africa, guadagna terreno in America Latina e ha difficoltà nei paesi centrali dell'Europa, dove l'Italia è l'unico paese del G7 ad unirsi all'iniziativa.

 

La reciente entrata del Perù è importante ai fini del progetto.

 

Panama è stato il primo paese latino americano ad aderire e poi si sono aggiunti:

  • Uruguay

  • Ecuador

  • Venezuela

  • Cile

  • Bolivia

  • Costa Rica

  • Cuba

  • Antigua e Barbados

  • Trinidad e Tobago

  • Guyana

La Cina è secondo maggior socio commerciale dell'America Latina.

 

Nel 2018, il valore totale delle importazioni e delle esportazioni tra il paese asiatico e la regione ha raggiunto i 307.400 milioni di dollari , un'ascesa del 18,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

 

La Cina è diventato il maggior socio commerciale del Perù e il commercio tra i due raggiunse la cifra record di 23.000 milioni di dollari nel 2018.

 

Xulio Ríos, direttore dell'Osservatorio sulla Politica Cinese, dice rispetto alle relazioni con i paesi latino americani:

"il tono costruttivo impiegato dalle delegazioni presenti all'evento e in particolar modo molto significativa la decisione di Lima di sottoscrivere il memorandum dell'Iniziativa".

Secondo lui, è ancora più rilevante:

"dopo un nuovo viaggio nella regione del Segretario di Stato, Mike Pompeo, dando giù duro a destra e a manca sulla Cina" il che ci fa concludere che “il cortile di casa non è più quello che era".

Anche se nella regione latino americana ha progredito notevolmente, la Cina però non ottiene ancora l'integrazione alla Via dei grandi paesi.

 

Infatti

  • Brasil

  • Argentina

  • Messico

  • Colombia,

...non fanno parte del progetto, anche se Buenos Aires mantiene eccellenti relazioni con Pechino e gli accordi procedono bene come dimostrato dalla firma sul Patto di Intenzioni bilaterali sulla costruzione della quarta centrale nucleare con un prestito cinese di 10.000 milioni di dollari.

 

Anche se la Cina avanza nella regione, la domanda principale è:

Come affronta l'ostacolo rappresentato da questi quattro paesi che ancora non decidono di aggiungersi alla Via della Seta.

La risposta consta di due parti.

 

La prima è che la Cina non ha fretta, procede dove trova meno resistenza e pratica il tradizionale gioco del “go" che a differenza degli scacchi, non consiste in uno scontro frontale (dando scacco matto), ma è circondare il nemico, guadagnado territori fino a isolarli.

 

La Cina ha già accordi con vari paesi del Pacifico (tutti i Sudamericani meno Colombia) che sono la chiave per il commercio in questa regione.

 

Fino ad ora ha sommato paesi piccoli, come quelli dei Caraibi, ma nel novembre del 2018 ha incorporato anche Cile ( con cui aveva firmato il primo TLC della regione nel 2005) e adesso Perù, due stretti alleati di Washington.

 

Soni due paesi più grandi incorportati, il che indica che il drago avanza dal piccolo al grande, dalla periferia verso il centro.

"Lo spiegamento di tutta l'artiglieria diplomatica cinese constata l'innegabile espansione del progetto e mostra il vero volto del suo rinnovato potere nel mondo.

 

L'impegno per il commercio e l'investimento sommati alle infrastrutture, all'industrializzazione o innovazione suggerisce un nuovo paradigma di sviluppo che ogni attore deve affrontare per cercare di trarne profitto senza tralasciare i propri interessi" Ríos.

Un punto focale sono le relazioni con Brasilia.

 

Il Governo di Jair Bolsonaro si è espresso in modo contraddittorio.

 

Il mandante critica il drago nella campagna elettorale del 2018, però il vicepresidente Hamilton Mourao ha insistito sul fatto che la Cina è un socio strategico per il suo paese.

 

E' il primo socio commerciale del Brasile, e quest'ultimo beneficia del suo ampio surplus.

 

Aggiungiamo che, la Cina è una delle principali fonti dirette d'investimento straniero nel gigante sudamericano,

"in particolare nei settori dell'energia e delle minerie, nella siderurgia e agroalimentare",

...con un'importante diversificazione degli investimenti nei

"segmenti come telecomunicazioni, automobili, macchine, servizi bancari e infrastrutture" secondo quanto ci dice Wesley Guerra, direttore del Centro di Studi sulle Relazioni Internazionali del Brasile.

Nel gioco del 'go', tutto è questione di tempo.

 

Negli scacchi invece l'aspetto principale è la guerra, l'annullamento del pezzo dell'avversario; il 'go' è pura strategia con pezzi uguali diversi solo nel colore: o bianci o neri. Occupare spazi è decisivo.

 

Mentre Washington si impegna nel buttare giù Governi che considera 'nemici', la Cina riempie buchi fino a che i grandi pezzi accettano la sua proposta.

 

Sia con Cile sia con Perù, la Cina è diventata prima un socio commerciale maggioritario per poi andare oltre, diversificando gli investimenti e potenziando in ogni paese centri commerciali in tutta la regione.

 

Il presidente cileno, Sebastián Piñera, è stato molto chiaro con Pechino:

"Vogliamo trasformare il Cile in un vero centro per gli affari delle imprese cinesi, affinché voi possiate, dal Cile, arrivare anche a tutta l'America Latina".

Per il Brasile il dragone ha vari pezzi da muovere.

  • La prima è la soia. La Cina ha da poco annunciato che comprerà soia dagli USA per migliorare le relazioni con Trump e i potenti produttori di soia del paese sudamericano iniziarono a tremare e già sospettano del presidente che hanno aiutato ad eleggere.

  • Il secondo trucco sono gli importanti investimenti brasiliani in Cina, in settori come l'aereonautica (Embraer), minerario, alimentari, motori, pezzi di ricambio per macchine, siderurgia carta e cellulosa e servizi bancari.

  • La terza è la relazione crescente di Pechino con paesi dell'Africa come Angola e Mozambico che sono strategici sia per il Governo che per i produttori brasiliani.

La Cina insegna che le relazioni tra gli Stati non possono essere guidate da ideologie ma dal interesse mutuo. In questo non ha rivali.

 

Per questo la crescente disperazione di Washington...