di Luke Dormehl

26 Febbraio 2018

dal Sito Web DigitalTrends

traduzione di Claudiordali

Versione originale in inglese

 

 

 

 

 

 

 

La tecnologia di intelligenza artificiale di Google a volte può sembrare che stia leggendo la nostra mente, ma i neuroscienziati dell'Università Canadese di Toronto Scarborough stanno letteralmente usando l'I.A. proprio per questo scopo:

ricostruire le immagini basate sulla percezione del cervello, utilizzando i dati raccolti dall'elettroencefalografia (EEG).

Durante un test, i soggetti sono stati collegati all'apparecchio per la lettura delle onde cerebrali dell'EEG e hanno potuto vedere le immagini dei volti.

 

Durante questo test, la loro attività cerebrale è stata registrata e poi analizzata usando degli algoritmi di apprendimento automatico. Si è trattata di una cosa impressionante: i ricercatori sono stati in grado di utilizzare queste informazioni per ricreare digitalmente l'immagine del volto memorizzata nella mente della persona.

 

A differenza delle forme elementari, la capacità di ricreare i volti implica un grado elevato di dettagli visivi a grana fine, dimostrando un alto livello di sofisticazione tecnologica.

 

Sebbene questa non sia la prima volta che l'Intelligenza Artificiale viene usata per leggere le menti delle persone, è la prima volta che è stato fatto utilizzando i dati dell'EEG.

 

Gli studi precedenti coinvolgevano la tecnologia fMRI, che misura l'attività cerebrale rilevando i cambiamenti nel flusso sanguigno.

Una delle differenze più eccitanti tra le due tecniche è che l'EEG è portatile, molto più economico e in grado di fornire maggiori dettagli in pochi millisecondi.

 

La tecnologia potrebbe essere utilizzata dalle forze dell'ordine per creare delle immagini più accurate, dai dati forniti dai testimoni oculari sulla somiglianza di un potenziale sospetto.

 

Attualmente, queste informazioni vengono trasmesse a un disegnatore attraverso delle descrizioni verbali, riducendo potenzialmente i livelli di precisione. Potrebbe anche servire come un modo per aiutare le persone che non hanno la capacità di comunicare verbalmente.

 

La tecnologia EEG potrebbe essere impiegata per produrre una ricostruzione a base neurale di ciò che una persona percepisce in un dato momento, così come visualizzare ricordi o immagini che l'aiuterebbero ad esprimersi.

 

In futuro, il team spera di proseguire questo lavoro osservando quanto efficacemente sia possibile ricostruire le immagini con i dati EEG, basandosi sulla memoria di una persona riguardo a un dato evento.

 

Vogliono anche esplorare altro oltre ai volti e capire se è possibile ricreare immagini accurate di altri oggetti.

 

Un articolo che descrive questo lavoro, intitolato "The Neural Dynamics of Facial Identity Processing - Insights from EEG-Based Pattern Analysis and Image Reconstructions", è stato recentemente pubblicato sulla rivista eNeuro.

 

 

 

 

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