del Dott. Clyde Winters

27 Giugno 2020

dal Sito Web Ancient-Origins

traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale in spagnolo

 

 

 

 

La Terza Creazione dell'Universo

Fatta dai Signori Divini di Toniná,

Zampa di Giaguaro (sinistra) e Kinich Baknal Chaak (destra).

Museo Nacional de Antropología, Ciudad de México.

(CC BY SA 4.0)

 

 

 

Il Popol Vuh, un corpus di racconti mitologici e storici relativi ai popoli Quiché-Maya, e la Stele 5 di Izapa, una lastra di pietra intagliata con rilievi trovata nell'antico sito archeologico mesoamericano di Izapa (Messico), apportano una affascinante visione della storia messicana.

 

Di fatto sia la stele che il Popol Vuh potrebbero rivelarci che alcuni degli avi dei Quiché-Maya arrivarono in America per mare…

 

 

 

 

Il Popol Vuh rende palese un'origine straniera

 

Nella traduzione in inglese del Popol Vuh possiamo leggere:

"Scriveremo ciò nelle leggi di Dio, nel Cristianesismo, lo porteremo alla luce perché non si guarda ancora al Popolo Vuh, Il Libro del Consiglio in cui si palesava chiaramente 'La Luce che venne dall'altro lato del mare', la narrazione del 'Nostro Luogo tra le ombre' e dove si palesava chiaramente 'La Nascita della vita'."

(Tedlock, 1992, pag.63)

Il Popol Vuh si riferisce agli avi che arrivarono dall'est, il che presuppone un'affermazione veramete considerevole. A est dei Maya si troverebbe la Regione del Golfo del Messico.

 

Il Popol Vuh continua:

"Non sapevano dove si stavano dirigendo.

 

Lo fecero per lungo tempo, quando stavano aldilà delle praterie: gli uomini neri, gli uomini bianchi, popoli dai molti volti, dalle molte lingue, insicuri, là ai limiti del cielo".

(Tedlock, 1992, pagg.149-150)

 

Traduzione del Popol Vuh

realizzata nel secolo XVIII.

(Public Domain)

 

 

 

 

La Stele 5 di Izapa coincide con el Popol Vuh

 

E l'arte della regione di Izapa si caratterizzava per le stele di pietra verticali trovate nel sito di Izapa, situato vicino a Tapachula, nello Stato di Chiapas.

 

Izapa si trova nella pianura della costa del Pacifico, in una zona conosciuta come Soconusco.

 

La Stele numero 5 di Izapa è una delle numerose stele con rilievi scoperte a Izapa e che risalgono aprossivmativamente al periodo compreso tra il 300 a.C. e il 50 a.C.

 

Questo monumento presenta interesanti immagini iconografiche che confermano alcuni dei racconti sulle migrazioni riportati da generazione a generazione dagli antichi Mesoamericani.

 

 

Fotografía notturna della

Stele 5 nelle rovine di Izapa,

Tapachula, México.

(CC by SA 3.0)

 

 

La ricerca realizzata da New World Archaeological Foundation (Fondazione Archeologica Nuovo Mondo) afferma che questo insediamento è stato abitato ininterrottamente dal 1500 a.C..

 

Molto di quanto conosciamo dell'arte di Izapa proviene dalle opere "Izapa Relief Carving Rilievi di Izapa, 1984), di Virginia Smith, Izapa Sculpture (Sculture di Izapa, 1976) e Izapan-Style Art (L'Artedello Stile di Izapa, 1973).

 

Garth Norman, della Fondazione Archeologica Nuovo Mondo, ha reso pubbliche molte delle stele di pietra e degli altari trovati a Izapa e ha parlato approfonditamente del loro probabile significato religioso.

 

 

 

 

Simbologia della Stele numero 5

 

La stele numero 5 comprende numerosi elementi di glifi (incisioni) comuni a altri pezzi preclassici, tra cui:

il giaguaro, le cascate d'acqua, montagne, uccelli, draghi (un tipo di albero), serpenti e pesci, e altri motivi ancora…

Questa stele comprende anche una grande quantità di elementi che si collegano con la tradizione maya e messicana, come è stato analizzato da Norman in modo preciso (pagg.165-236).

 

Alcuni fattori e idee di questa stele che non sono stati trattati approfonditamente sono gli elementi collegati alla religione Olmeca e alle tradizioni migratorie degli antichi Mesoamericani

 

 

 

 

Leggende mesoamericane di antiche migrazioni

 

I Maya furono i primi ad abitare nello Yucatan e nelle restanti regioni vicine al Golfo del Messico.

 

Risulta evidente dalla tradizioni maya e gli oggetti recuperati nei numerosi siti archeologici messicani che nella regione viveva una razza diversa prima che vi si insediassero i popoli di etnia maya.

 

Le prove linguistiche dimostrano che un nuovo gruppo umano che parlava una lingua diversa da quella maya arrivò nella regione del Golfo del Messico veros il 1200 a.C.

 

Morris Swadesh (1953) ha presentato prove secondo le quali 3200 anni prima perlomeno, un gruppo umano che non parlava una lingua maya si insinuò come un cuneo tra i Huastecas e i Maya.

 

 

Rovine di Izapa,

Chiapas, México.

(Eduardo Robles Pacheco / flickr)

 

 

Le tradizioni citate da Bernardino Sahagún, un sacerdote missionario che partecipò all'evangelizzazione cattolica del Messico, riportano la storia degli insediamenti del Messico.

 

Sahagún scrive che:

"questi coloni orientali del Messico sbarcarono a Panotha, nel Golfo del Messico. Si fermarono lì per un certo tempo poi emigrarono al sud in cerca delle montagne".

Frate Diego de Landa, nella sua opera Relazione sulle cose dello Yucatan, scrisse:

"alcuni anziani dello Yucatan dice di aver sentito dai loro avi che questo paese era abitato da una certa razza arrivata dall'Est donata loro da Dio che aveva aperto per loro dodici percorsi via mare".

(pag. 28)

Questa tradizione è la più interessante in quanto si riferisce alle dodici correnti migratorie che arrivarono in Messico.

 

Questa ipotesi si basa inoltre sulla Stele 5 di Izapa. Su di essa possiamo vedere un gruppo di uomini che solcano le onde a bordo di una imbarcazione.

 

 

Disegno del rilievo della

Stele 5 di Izapa.

(CC by SA 3.0)

 

 

E' chiaro che la Stele numero 5 non è solo un albero della vita simbolico…

 

La sua incisione rende credibili i racconti tradizionali menzionatii da frate Diego de Landa, nei quali si narra che quei popoli fecero dodici migrazioni la cui destinazione era il Nuovo Mondo.

Al centro dell'imbarcazione della Stele numero 5 vediamo un albero molto grande.

 

Questo albero ha sette rami e dodici radici.

 

I sette rami probabilmente rappresentano i sette gruppi principali degli immigrati, mentre le dodici radici dell'albero che si estendono verso l'acqua dalla barca probabilmente simboleggiano "i dodici percorsi via mare" di cui parla frate Diego de Landa.

Questa stele conferma anche la tradizione documentata dal famoso storico maya Ixtlixochitl secondo la quale alcuni popoli sarebbero arrivati dal Messicocon:

"imbarcazioni fatte con corteccia di albero" e sbarcarono a Potonchán, insediandosi nella regione…

I racconti maya sulle migrazioni e le incisioni della Stele numero 5 di Izapa probabilmente sono collegati con un segmento dell'antica popolazione mesoamericana che arrivò con imbarcazioni a Panotha o Pantla (gli Huastecas) e si sparse lungo la costa fino a raggiungere quello che oggi è Guatemala.

 

Questa popolazione corrisponderebbe al gruppo umano di lingua non maya indicato da Swadesh e che si sarebbe insediato tra i Maya e gli Huastecas circa 2000 anni fa.