17 ottobre 2022

dal sito web SputnikNews

traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale in spagnolo

 

 

 

 

Xi Jinping durante un discorso

davanti al Partito Comunista Cinese

© AFP 2022 / NOEL CELIS

 

 

 

Il presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping, ha guidato il 16 ottobre il XX Congresso del Partito Comunista e ha inviato diversi messaggi sulla posizione del suo Paese rispetto alle altre potenze mondiali.

 

Durante il suo intervento, senza citare nessun Paese specifico, il leader cinese ha espresso diversi commenti legati alla sua politica estera, alla sua posizione sul contesto globale e alla sua opinione sull'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU).

 

Il politico cinese ha evidenziato il lavoro che il Partito Comunista ha svolto dal 2017 (anno in cui si è tenuto il precedente congresso), cinque anni che ha descritto come,

"estremamente insolito e straordinario".

 

"Il Partito ha coordinato la nazione cinese e ha affrontato efficacemente la grave e complessa situazione internazionale e gli enormi rischi e sfide che ne sono seguiti, e ha continuamente spinto il socialismo con caratteristiche cinesi in una nuova era con uno spirito di vigore", così ha affermato Xi Jinping.

Xi avrebbe dovuto sollevare la questione dei suoi rapporti con gli Stati Uniti dopo le tensioni politiche derivanti dalla visita a sorpresa a Taiwan di Nancy Pelosi, presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti.

 

Sebbene non abbia menzionato direttamente Washington, ha commentato che la Cina ha privilegiato la sua politica interna a parte i rapidi cambiamenti che stanno avvenendo nella comunità internazionale e che includono:

"Estorsioni esterne, contenimento, blocco ed estrema pressione".

Secondo il rapporto del South China Morning Post, è la prima volta che Xi Jinping usa la parola "estorsione" per riferirsi a una questione internazionale.

 

In questo senso, il presidente della Cina ha assicurato che il suo Paese si oppone all'unilateralismo e alle pratiche abusive, promuovendo,

"la costituzione di una comunità con un destino comune per l'umanità" e la difesa di "equità e giustizia negli accordi internazionali".

 

"Promuoviamo la costruzione di nuove relazioni internazionali, partecipando attivamente alla riforma e alla costruzione di un sistema di governance globale e spingendo per una cooperazione internazionale globale per affrontare la 'pandemia'," ha affermato Jinping.

Queste affermazioni sono state interpretate come un messaggio a favore di un ordine multipolare, del tutto contrario alla proposta difesa dagli Stati Uniti di mantenere l'egemonia unipolare, secondo l'interpretazione di Pang Zhongying, professore di politica internazionale alla Ocean University in Cina.

"Una cosa da notare è che la Cina promuove la 'costruzione di un'economia mondiale aperta'.

 

Quando l'Occidente cercherà di disimpegnarsi, la Cina farà il contrario, costruendo alleanze, più trattati e investimenti con altri paesi", ha affermato Zhongying.

Per quanto riguarda l'Onu, l'unico commento fatto da Xi Jinping è stato che la Cina sostiene gli statuti inclusi nella Carta dell'Onu, senza specificare se si riferisse a qualche articolo specifico.