17 Settembre 2013

dal Sito Web SoySanador

traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale in spagnolo

 

 

 

 

 

 

 

La nave Concordia torna a primeggiare nelle prime pagine di questi giorni. Il motivo è il recupero con un’operazione senza precedenti alla quale parteciparono 120 sommozzatori e più di 500 persone di 26 paesi del mondo.

 

Con un costo di 600 milioni di Euro e con l’aiuto di martinetti idraulici, torrette e cavi di acciaio e cassoni laterali per contrappeso , la nave è stata rimessa in piedi, anche se con questa prima fase portata a termine rimane in bella vista solo la sua parte rovinata, il suo profilo più brutto...

 

In realtà quello che si sta facendo all’isola del Giglio - nel Mar Tirreno - non è rilanciare la sfortunata nave che è stata la più grande costruita in Italia, con una capacità di più di 3000 passeggeri, simbolo galleggiante della società dell’ozio, dello splendore e del lusso. Quello che si cerca di fare è rilanciarla solo come un passo indispensabile per il vero obbiettivo che è rimorchiarla in un porto vicino per rottamarla.

 

Non tutta la nave sarà rottamata. L’isola del Giglio conserverà come ricordo il caratteristico fumaiolo delle navi da crociera Costa e la piscina di coperta per la gioia dei suoi bambini.

 

I suoi proprietari scelsero il nome “Concordia”, secondo quanto detto al momento, per:

“il desiderio di continuare l’armonia, l’unità e la pace tra le nazioni europee”.

La nave Concordia - la concordia europea - si sta rimettendo in piedi (salvata, per così dire) per essere rimorchiata verso la sua rottamazione. Non è forse questo quello sta succedendo in Grecia, Spagna e Portogallo? Non è questo Sig.ra Merkel?

 

 

 

 

Lì vicino, però, sulla stessa costa del Mar Tirreno, migliaia di anni fa, un artista ha profetizzato quanto è successo e lo ha immortalato su una parete.

 

La nave Concordia è la profezia che si compie come annunciata sulla pitture del salvataggio della nave “Europa” di Pompei?

 

 

 

 

Pompei e la profezia della nave Europa

 

Pompei  è universalmente conosciuta, milioni di turisti la visitano ogni anno, ma conserva segreti occulti difficili da trovare.

 

Oltre i percorsi che questi turisti fanno ogni giorno nella città distrutta, ci sono degli angoli molto misteriosi. Uno è un luogo brutto e oscuro, l’altro è rilassante, una bella casa aristocratica con pitture murali molto attuali che fanno rizzare i capelli proprio per questo motivo.

 

 

La figura superiore indica il punto del naufragio della "Concordia".

La figura inferiore indica il posto in cui si trova la pittura del salvataggio della nave “Europa” a Pompei.

 

 

In tutte e due è rappresentata una mappa dell’Italia e sulle sue coste si vede una nave salvata da una nave più piccola. Il nome della nave si trova su una tavola galleggiante e ha dato il nome all’edificio.

 

La nave nei guai si chiama Europa.

 

Non sarò io a dire che questa è una cospirazione, che senza dubbio è colpa del cambiamento del clima, delle profezie dei Maya o degli Illuminati. Sarà probabilmente un caso.

 

La prima cosa che mi ha insegnato la Storia, però, è che le casualità esistono e sono intelligenti e sono vive ed obbediscono a un ordine universale  eterno che si potrebbe chiamare Verità.

 

 

 

 

La Concordia Europea, la strada verso la rottamazione

 

Il giorno del suo battesimo, la bottiglia non si ruppe, il che per una nave è considerato da cattivo augurio (dovrebbero avvisare chi vuole andare in crociera!).

 

Forse già il giorno del Battesimo, Europa o almeno la zona dell’euro, è iniziata male…

 

 

Disegno della nave Europa di Pompei, che naufragò e fu rimorchiata in Italia,

come si vede nel posto originale.

 

 

Il 13 gennaio 2012, solo due ore dopo la partenza dal porto di Civitavecchia, mentre i passeggeri cenavano per la prima volta, è avvenuto l’urto che ha aperto una enorme falla lunga 70 metri.

 

Nonostante si fosse incagliata a pochi metri dal porto del Giglio, sono morte 32 delle 4.229 persone che si trovavano a bordo quella fatidica notte (3.206 passeggeri e 1.023 membri dell’equipaggio).

 

Oltre la responsabilità del comandante, si continua a speculare molto sulle cause dell’incidente.

 

E’ stato un errore di navigazione? C’è stato un problema elettrico che ha fatto perdere alla nave la direzione o la propulsione? Anche se questo fosse il caso… come spiegare quello che è successo dopo?

 

Una nave con problemi di propulsione non si avvicinerebbe mai a acque poco profonde o cercherebbe di entrare in porto senza l’aiuto dei rimorchiatori.

 

 

 

 

In acque poco profonde sicuramente la nave è sottoposta a forze complesse che possono alterare il suo operato, ma anche così la domanda continua ad essere sempre la stessa:

  • Perché si è avvicinata sapendo di rischiare tanto?

  • E... perché non ha inviato nessun SOS via radio?

 

La freccia indica le rocce contro cui si è imbattuta la Concordia.

Alla sua sinistra è tutto mare aperto, è quindi inspiegabile perché il capitano

abbia scelto una rotta così vicina alle rocce che tra l’altro sono debitamente segnalate.

 

 

Lo stesso è successo nell’incidente ferroviario di Alvia di Santiago: c’è qualcosa di inspiegabile nel comportamento dei capitani.

 

Sembra sia dimostrato chela nave compì un avvicinamento al porto dell’isola del Giglio per salutare o per attrazione.  Non è una pratica strana perché lo si fa comunemente, anche in ossequio al paesaggio.

 

Ve lo posso assicurare poiché ho lavorato su diverse navi da crociera, sulla Achille Lauro altra icona italiana, famosa per il sequestro da parte di attivista palestinesi. Un pensiero certo va alla Nave Celeste che giace per sempre nelle profonde acque del Madagascar.

 

Non è stato un finale romantico dopo che in vecchiaia subirà un incendio molto dubbio che sollevò - e molto - i sospetti degli assicuratori.

 

 

 

 

La cosa più strana è che una tale manovra di avvicinamento è stata fatta rischiando visto che erano così vicini alla costa.

 

E’ veramente strano che un capitano(non si arrivano a quel livello di carriera come se niente fosse) commetta un errore così evidente e trascendente. E meno che mai con 4000 persone a bordo.

 

Gli ufficiali di una nave di solito propendono per la scelta di una passeggera da sedurre, soprattutto i primi giorni di crociera come nel nostro caso, ma non tengono in spregio le vite che dipendono da loro. In tutti i casi esiste sempre l’espediente di delegare il comando all’ufficiale immediatamente inferiore.

 

E aggiungiamoci anche che nel caso ci si volesse assumere tanto rischio, le rocce contro le quali si sono scontrate non erano in linea nella giusta logica di approssimazione verso il porto che si voleva “salutare”.

 

Avvicinarsi alla costa per salutare non deve comportare troppo rischio per un capitano che conosce perfettamente la zona e non è la prima volta che lo fa, come è stato dimostrato.

 

 

 

 

Ma c’è di più…

 

La decisione - accertata in prima battuta di avvicinarsi alla costa per facilitare uno sbarco - fu scartata in quanto giudicata fatale perché la manovra di virata radicale ordinata dal capitano, fece spostare fatalmente il centro di gravità a dritta e fece sbandare la nave (che aveva continuato a navigare in linea retta) e la conclusione è stata la morte di 32 persone rimaste intrappolate all’interno della parte sommersa.

 

 

 

 

Anche il comportamento errato e codardo del capitano che abbandonò la nave ai primi problemi, è inspiegabile. Anche le menzogne con le quali ha voluto giustificare la sua apparente codardia, come per esempio che cadde incidentalmente da una delle barche!!!

 

E come questo anche il “risarcimento anticipato” della nostra rispettata Sig.ra Cospedal (ancora oggi non abbiamo potuto confermare l’appartenenza del Capitano Schettino al Partito Popolare).

 

E’ risaputo da chi sa e lo vuole accettare, che è molto facile interferire nel comportamento delle persone in un certo spazio di tempo.

 

Per continuare, anche se potrebbe essere considerato fantasia, come dovrebbe essere, la nomina di otto nuovi esorcisti che il Cardinal Rouco Varela ha realizzato lo scorso mese di maggio.

 

 

 

 

 

E in ultimo, ancora una volta le casualità, che non sappiamo se derivano da una intelligenza onnipresente o onniruffiana:

La Concordia e il Titanic sono affondati quasi esattamente alla stessa latitudine:

  • Latitudine della fine del Titanic: 41.46 N

  • Latitudine della fine della Concordia: 42.36 N

 

 

 

 

Santa Brigida, la "sposa" e la "patrona"

 

 

 

 

Ma le casualità tra il Mar Tirreno e Pompei non finiscono qui.

 

Nel golfo di Napoli, e poca distanza, si trova la città con lo stesso nome. Napoli è una città la cui bellezza è insita nel suo stesso nome, unica, incantatrice soprattutto adesso che i suoi abitanti hanno imparato a circolare in macchina senza suonare il clacson continuamente.

 

 

 

 

E’ la città dei Santi, con cappelle dedicate in molti angoli della città. Un chiaro esempio è la devozione per Santa Brigida che passò per Napoli già ammalata e morì poco dopo a Roma.

 

Brígida Birgersdotter, o Santa Brigida di Svezia, nacque in Svezia in una famiglia aristocratica e divenne famosa per le sue profezie.

 

Aveva visioni già da piccola. Una volta vide la Vergine Maria imporle una corona sulla testa, il che ci dà l’idea del suo falso contatto con il divino. Senza ombra di dubbio, la madre di Gesù non ha mai portato né la corona né abiti da “Regina” e meno che mai ha incoronato qualcuno. Il suo falso alter ego ce la fa conoscere come “Regina dei Cieli”.

 

Come succede per molti altri santi, il suo culto è un adattamento di un precedente culto pagano.

 

In questo caso si tratta di una divinità celta che si festeggiava il 1° febbraio, il cui nome era Imbolc o Oimelc, nomi che riportano all’allattamento delle pecore in quanto tra le altre cose era anche la dea della fertilità, della guarigione e del fuoco.

 

Più avanti, la Chiesa ha rimpiazzato questa festa con il giorno della Candelora del 2 febbraio dedicato alla Vergine Maria (la falsa o Regina dei Cieli) dove il fuoco la fa ancora da padrone sotto forma di candele.

 

 

 Poster della recuperata festa di Imbolc del 2013

con le caratteristiche pecorelle.

Nell’immagine si nota che le pecore sono le stesse dell’archetipo del "Buon Pastore"

come quelle del dio pagano Mitra, della dea scozzese, scandinava e irlandese Brigitte.

Cercando di eliminare il retaggio di Gesù, si è adeguato quest’archetipo alla sua figura

dandogli anche l’appellativo di Agnello di Dio.

L’agnello è l’animale preferito per i sacrifici rituali dell’antichità.

 

 

 La stessa pecora che appare sulle spalle del pastore di pecore, (il falso “Gesù”)

si trova sull’umile croce di ferro di Papa Francesco.

Molte pecore e abbastanza lupi.

 

 

 

 

 

Santa Brigida secondo la chiesa cattolica

 

 

Ritratto di Santa Brigida nella chiesa a lei dedicata.

E’ conosciuta anche come "la sposa",

per la similitudine fonetica con la parola 'Breed', 'sposa' in inglese.

Non chiedete di chi sia la sposa, pensate però alle cose peggiori…

 

 

A Napoli si trova una chiesa dedicata alla santa svedese.

 

Riconosco che ricordare questa chiesa mi provoca grande agitazione, la stessa che, negli ultimi due anni, ho provato visitando altre chiese simili in 27 paesi diversi. Niente è stato uguale a questa sensazione. Il castello di Dracula è un luogo cento volte più accogliente rispetto a questo lugubre luogo zeppo di magia nera mascherata da cattolicesimo.

 

Non per niente, la magia di Santa Brigida è la più potente del cristianesimo occultista ,praticata anche da molti gruppi in tutto il mondo, compresa la Chiesa degli Esseni in Spagna.

 

 

 

 

Le sue sculture pietose sono messe in vetrine dove sono appese ogni tipo di oggetti rituali, miniature in argento di bambini, braccia, occhci, orecchie e mani, etc... Tutti quegli oggetti che contengono entità astrali, uno dei pilastri basilari della magia.

 

Entità energetiche create per un obiettivo personale o solo per il possesso, l’annullamento di esseri, compresa la “uccisione” sia per far uscire l’anima dal corpo, o per deterioramento fisico o per suicidio. La chiesa di Santa Brigida ne è piena.

 

La chiesa è un set di twilight degno del miglior terrore di Hollywood. E sulla facciata risalta un enorme codice 666 e all’interno ci accoglie un teschio triste.

 

E in una cappella vicina risalta un busto di Dio rappresentato con la sua tipica barba e il triangolo sulla testa. Niente fuori del normale salvo che dipinto in nero. Una dichiarazione di intenzione in piena regola: il dio oscuro, il dio nero.

 

Lì c’era un grande portale per l’Oscurità,già chiuso. Mi dispiace di non poter pubblicare nessuna foto di un così sarcastico busto divino, ma ai mie tentativi di farlo si oppose il curatore della chiesa, con una scopa in mano.

 

Una specie di spettro, uno “schiavo” che ricordava lontanamente l’essere umano che era stato.

Le sue grida mi convinsero ad allontanarmi e a continuare a godere dell’ospitalità di Dracula e del suo Signore, il Dio Nero.

 

 

 

La Chiesa di Santa Brigida,

più che una chiesa è un museo dedicato alla magia nera.

E dedicato anche alla patrona dell’Europa,

perché Santa Brigida per decisione di papa Giovanni Paolo II,

fu dichiarata patrona della nostra antica Europa

Sì, l’Europa ha una patrona che è una potente maga nera.

 

 

 

 

 

Un supervulcano attivo in Napoli e non è il Vesuvio

 

Continuiamo nel Mar Tirreno, quasi vicino al luogo del naufragio della Concordia. Molti occhi si appuntano sull’area del golfo di Napoli.

 

Occhi che vengono da tutta Europa e da tutto il mondo, perché la distruzione del continente potrebbe essere legata a questo golfo da sempre. Napoli si trova equidistante tra due vulcani.

 

Ala sua destra il grande Vesuvio che è passato alla storia per aver distrutto spietatamente Pompei. Alla sua sinistra un Supervulcano, che nel caso in cui eruttasse causerebbe una distruzione molto più grande di quella del suo crudele vicino.

 

 

 

 

Si tratta dell’area dei crateri e dei pozzi idrotermali dei Campi Flegrei che in greco significa campi che ardono.

 

E’ una estesa zona dall’intensa attività sismica che nell’antichità si credeva fosse l’entrata dell’inferno, dove uno dei suoi crateri è occupato da unlago che si chiama Averno (inferno in italiano).

 

Negli ultimi tempi si è registrato un importante aumento dell’elevazione del terreno, dell’intensità delle costanti fumarole e dell’attività magnetica del vulcano vero e proprio.

 

Visto il pericolo che i Campi Flegrei rappresentano per milioni di persone che vivono nell’area super popolata, è stato creato un progetto scientifico che perfora almeno 3,5 chilometri all’interno della superficie terrestre per trovare l’enorme camera di lava liquida vicino a Pompei e per monitorare il supervulcano ed il suo vicino, il Vesuvio.

 

Il progetto, però, finanziato dall’ICDP (Programma Internazionale di Perforazioni Scientifiche Continentali), trova l’opposizione degli scienziati locali perché questi affermano che la perforazione potrebbe produrre una pericolosa eruzione o in un terremoto.

 

 

I quattro cavalieri dell’Apocalisse

 

 

Ancora una volta ci troviamo di fronte alla sindrome “dell’apprendista stregone” dell’essere umano.

 

In effetti, il piano del ICDP era già stato ispirato dal libro delle rivelazioni (l’Apocalisse di San Giovanni) che così dice, sempre per caso:

  • 9.1 - Il quinto angelo suonò la tromba. Allora vidi una stella caduta dal cielo sulla Terra e gli venne data la chiave del pozzo dell’abisso.

  • 9.2 - Aprì il pozzo dell’abisso da dove uscì una fumata come da una grande forno. Il sole e l’aria divennero scure per questo.

 

Il vulcano Vesuvio

 

 

L’iniziativa non è nuova, secoli fa e con un’altra tecnologia molto diversa fu aperta una via di comunicazione tra il vulcano e la superficie il che avrebbe comportato un controllo sulla forza distruttiva della Natura.

 

La parte estrema superiore di detta comunicazione si trova nel secondo angolo dimenticato di Pompei di cui ho parlato. Visto che il Tempio di Iside è molto vicino  a vie più percorse, non rimen nel dimenticatoio come la casa della Nave Europa che comunque non non è una delle migliori attrazioni del complesso archeologico. Vicino a questo brutto tempio si trova un edificio chiuso al pubblico in cui si trova un pozzo.

 

Quella è l’apertura che collega direttamente al Vesuvio e quindi, energeticamente parlando, si può interagire con il vulcano stesso. E la ripugnante distruzione di Pompei appartiene più al mondo della "cospiranoia" che a quella del turismo.

 

Tre ondate di terrore mai viste nella storia distrussero la città e crearono il mito:

Prima, una pioggia di pietre che sfondò tutti i soffitti cogliendo tutti coloro che vi si erano rifugiati; dopo una deflagrazione di gas a tutta velocità che bruciò i pochi sopravvissuti e per finire una nube di cenere che coprì tutto. Impossibile sopravvivere.

 

Tempio di iside a Pompei

 

 

 

 

Amalfi

 

Un’altra di queste casualità - o di quell’intelligenza che le crea - ci porta fino alla costa amalfitana, uno dei luoghi più belli del continente: l’antica importante città di Amalfi, luogo da cui provenivano i fondatori dell’Ordine di Malta, che oggi sono il governo occulto più forte. Amalfi oggi è Patrimonio dell’Umanità della UNESCO.

 

In questo prezioso paese nacque anche il creatore della bussola nella sua versione europea perché i Cinesi  la conoscevano già.

 

E’ una dimostrazione - o la causa reale - del sorprendente potere navale che ebbero le piccole repubbliche amalfitane e che trasmisero all’Ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro, creati da loro stessi a Gerusalemme e che poi divenne l’Ordine di Malta.

 

I Cavalieri di Malta (molto infiltrati nella Massoneria) formano uno degli odierni governi occulti più potenti a cui appartengono pezzi da novanta della UE come Durao Barroso.

 

Eterno nemico dell’Ordine del Tempio e dei suoi discendenti sono "i Gesuiti.

 

 

 

 

Anche qui c’è una porta per l’Averno; non vi si può accedere a piedi perché il sentiero che costeggia la scogliera. Si trova nella Cappella della Grotta di Sant’Andrea che dà direttamente sul mare.

 

Parlare di porta sull’Inferno è una forma letteraria e una chiave per indicare uno dei luoghi astrali in cui dimorava l’Origine del Male sulla Terra. In questo caso parliamo di Marduk, forse “il malvagio” conosciuto per il suo drammatico ruolo di Satana e figlio di Enki, conosciuto come Lucifero.

 

Quest’ultimo adottò anche la forma di Nettuno, il dio del mare, come vediamo in questa immagine e capire se guardiamo attentamente il suo tridente che è esattamente uguale a quello del diavolo. In questo caso non si tratta di nessuna casualità.

 

 

Troppe entrate per l’inferno

In una stessa regione.

Si direbbe che su queste coste

c’è qualcosa di scritto da molto tempo.

 

 

 

 

Draghi sequestra Europa

 

Le profezie sulla distruzione dell’Europa sono molte. La più evidente è quella che si trova nel nostro portafoglio. E’ evidente che l’economia, in concreto il debito, è la zavorra che sta affondando l’Unione Europea, ma non mi riferisco a lei se non al nostro portafoglio che sta nei nostri pantaloni.

 

 

 

 

A maggio scorso sono entrati in circolazione i nuovi biglietti della serie Europa, prima riedizione dalla sua creazione nel 2002 che man mano saranno cambiati per i tagli più importanti.

 

 La novità sta nell’includere un nuovo ritratto, quello di Europa, una principessa fenicia sedotta e rapita da Zeus trasformatosi in toro, e che diede il nome al continente. E’ un’immagine presa da un vaso di ceramica del IV secolo a.C. che fa parte della collezione del Louvre di Parigi.

 

L‘immagine di Draghi, con il suo sorriso da rettile, che presenta il biglietto, fa impressione se siamo a conoscenza del fatto che appartiene al potere occulto dei Gesuiti (come ammette il suo compagno a delinquere il Sig. Van Rompuy - l’alieno) i quali hanno un particolare interesse per la rovina economica dell’Europa che provocarono non invano la crisi del debito pubblico mediante il controllo che esercitano i suoi membri e alleati della banca asiatica, nelle prime quattro banche mondiali.

 

 

 

 

Il Sig. Van Rompuy ha detto testualmente:

"Un potente gruppo Internazionale Gesuita, ora, sta governando il destino dell’Europa".

Van Rompuy, continua facendo notare che tra i capi formati nei collegi della Compagnia di Gesù, figurano il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, o i primi ministri di Italia e Spagna, Mario Monti e Mariano Rajoy e lui stesso.

 

Sebbene una così sincera confessione è stata formulata in tono scherzoso, fa rabbrividire il coraggio che hanno.

 

(Non si capisce bene se ciò che piaceva all’alieno era la sua presenza o la soddisfazione di ingannare tutti noi anche quando dice la verità).

 

 

 

 

Perché c’è chi sa molto più di quanto dice. I sorrisetti parlano.

 

Già in precedenza si era fatta allusione al sequestro della Grecia, il fatto risale all’emissione della moneta da due Euro greca. Il paese che si spezzerà fu il primo e l’unico che ebbe la brillante idea di plasmare il ratto di Europa sulla sua moneta.

 

Già dall’inizio della costruzione della UE è ben presente la profezia della sua distruzione, come successe con la caduta della Torre di Babele, basta guardare la sede stessa della Ue che è una copia perfetta.

 

 

 

 

Ritroviamo la stessa cosa nella sede del Consiglio Europeo (ancora una volta il toro che rapisce Europa):

 

 

 

 

...o nel suo logotipo con l’occhio che vede tutto (l’occhio di Horus) o la corona azzurra (il colore degli dei Anunnaki e del loro sangue blu) e la corona con le stelle satanica che illumina anche la falsa impostora che con il nome di Vergine Maria “Regina dei Cieli” vuole farsi passare per madre di Gesù.

 

 

 

 

 

 

 

Europa, la bella principessa fenicia

 

 

 

 

In mitologia si narra che Zeus per rapire Europa si trasformò in un magnifico toro bianco e si mescolò con il bestiame di proprietà di Agenore, padre della principessa fenicia.

 

Mentre Europa raccoglieva fiori con le sue ancelle vicino alla spiaggia, vide il toro lo accarezzò e vedendo che era mansueto gli salì in groppa. Zeus approfittò dell’opportunità, corse verso il mare e nuotò fino all’isola di Creta portando Europa con sé.

 

L’isola di Creta, oggi territorio greco, fu la culla della cultura minoica basata sul toro. Infatti è proprio lì che troviamo il mito famoso del Minotauro, essere mostruoso con corpo di uomo e testa di toro.

 

Il toro fu  importante anche per i Romani.

 

Il dio principale fu Mitra che sconfisse e sacrificò un toro, un rituale questo che è arrivato fino ai giorni nostri sotto altre forme. Il battesimo dei fedeli con il sangue del toro sacrificato è l’origine del battesimo cristiano.

 

 

Mitra (il dio che "imita" e soppianta Gesù')

dando il colpo mortale al toro, suo nemico(Baal figlio di Geova).

L’amara controversia sul toro in Spagna

va molto oltre il maltrattamento dell’animale e del folklore.

 

 

Il toro (o vitello) è il simbolo del dio "Baal", il dio degli Ebrei e che in realtà è "Ninnurta", il dio sumero (e quindi appartenente alla famiglia dominante degli Anunnaki).

 

Fu figlio del dio "El" o "Geova" e a lui si deve l’episodio del Vitello d’Oro della Bibbia. E’ la testa di una delle tre fazioni Anunnaki le cui dispute per il potere sono state trasferite sugli esseri umani, i Sionisti.

 

Tutti i potenti che controllano i governi ombra appartengono a una delle tre fazioni e così è sempre stato nella storia.

 

 

 

 

Il fratello di Europa - l’Araba Fenice e Fenicia

 

 

Il rapimento di Europa visto da Félix Vallotton

 

 

Quando Agenore, padre di Europa, seppe del rapimento mandò i suoi figli a cercarla con la promessa di riportarla a casa o di morire nel tentativo.

Non ci riuscirono e lontani e senza possibilità di trovare la propria sorella, ognuno se ne andò per proprio conto.

 

Fenice fondò la sua nazione proprio vicino, quella che sarebbe stata la Fenicia che si trovava tra il Mar Mediterraneo e il fiume Giordano dove oggi si trova Israele, Gaza, Cisgiordania, parte del Libano e della Siria.

 

Gli abitanti della Fenicia, come la principessa Europa, devono il loro nome all’Araba Fenice. Fenicia è l’antico paese di Fenice (oggi il paese di Fenice è il Kazakistan che merita un capitolo a parte).

 

I Fenici furono un popolo di commercianti che ebbero contatti con tutto il Mediterraneo.

 

Recentemente un gruppo di scienziati (per il Genographic Project del National Geographic Society) ha realizzato uno studio genetico in diversi paesi e le conclusioni tratte sono sorprendenti:

Almeno il 6% della popolazione del Mediterraneo ha avi fenici in linea paterna. Per esempio, nell’isola di Creta, il 50% discende da Fenici come la maggior parte della popolazione di Cipro, della Sicilia e del Nord del Marocco.

 

In Spagna almeno un 20% della popolazione ha avi fenici. Se ci atteniamo alla saggezza popolare, buon parte di questa percentuale dovrebbe essere concentrato in Catalogna.

I Fenici erano i cananei che incontrarono, attaccarono e espulsero gli Ebrei quando arrivarono nella Terra Promessa e sono gli attuali abitanti del Libano e della Palestina.

 

La Fenicia esistette all’incirca dall’anno 3000 a.C. fino all’Impero Romano che le cambiò nome e divenne la Palestina. Da qui proviene il mutuo ed eterno odio tra gli Ebrei e i Palestinesi.

 

 

 

 

Il loro Dio era MelKart, chiamato anche Molok/Melech o Melek Taus (il dio dello Yazidismo curdo), lo stesso dio a cui si rendeva culto in Petra, dove alcuni mesi fa Barak Obama passeggiava meditabondo e solo.

 

Una passeggiata che a posteriori avrebbe provocato l’attentato di Boston (Molok è il dio Civetta che si adora nella Bohemian Grove.)

 

In realtà è Ningizhida, figlio di Enki - Lucifero ed è alla testa della fazione di Moloch il cui simbolo è l’aquila o le sue varianti che sono il Drago o l’Araba Fenice. Il potere in ombra di questa fazione è il potente Ordine di Malta e le diverse linee monarchiche. (la terza fazione in disaccordo è quella di Mitra (il dio sumero Dumuzi con la sposa  Ishtar) che serve i Gesuiti e di cui abbiamo parlato in diverse occasioni in questo stesso articolo).

 

L’Araba Fenice è un uccello mitologico grande come un’aquila, il suo piumaggio è rosso e arancio incandescente come il sole che simboleggia e con un becco grande e forti artigli.

 

Il suo nome proviene dal greco “Phoinix” che significa rosso. In un’altra versione è rappresentato come un pavone, il simbolo del dio Melek Taus, Lucifer a cui si rende culto in Kurdistan.

 

 

 Quattro rappresentazioni stellari dell’Araba Fenice:

il drago, simbolo onnipresente nella City di Londra

e nello stemma dell’Ordine di Malta;

lo stemma del Kurdistan;

l’aquila imperiale dei Romanov;

 la bandiera del Kazakistan.

 

 

Come Melkart fu molto popolare nella penisola iberica che le consacrò il suo primo grande tempio famoso in tutto il mondo antico (500 a.C.).

 

Oggi conosciamo quel luogo col nome di San Pietro, molto vicino a Gibilterra il che fomentò la leggenda della separazione delle Colonne d’Ercole, chiamate all’inizio dai Fenici colonne di Melkart.

 

I Greci chiamarono Melkart Ercole fondatore della Penisola Iberica.

 

 

Immagine superiore: ricostruzione del tempio di Melkart a Cadice,

conosciuto anche come Erakleion, da Ercole,

nome greco di Melkart.

Guardate la similitudine con il tempio di Salomone a Gerusalemme,

visto che che fu disegnato e costruito dagli stessi

artigiani fenici di Hiram, re di Tiro e cognato di Salomone.

Nell’immagine inferiore lo stato attuale di San Pietro.

 

 

Le colonne d’Ercole sono un simbolo molto importante (in Spagna si trovano addirittura nella bandiera); lo è anche Gibilterra e non è strano che periodicamente sia motivo di polemica.

 

Le colonne si riferiscono allo sprofondamento di quella frangia di terra che oggi è lo stretto e che fu la causa di un’entrata di acqua dall’Oceano Atlantico il cui fondo è più elevato di quello del Mediterraneo.

 

Questa tromba di acqua che drenò l’oceano, creò il Mar Mediterraneo e di conseguenza la civiltà attuale e il fatto è conosciuto in storia come Diluvio Universale.

 

 

 

 

Nabuccodonosor

 

Un’altra profezia, più antica di quella del rapimento di Europa si riferisce a quell’espressione che usiamo che è “gigante dai piedi di argilla”:

L’espressione "gigante dai piedi d’argilla", proviene dall’interpretazione del sogno di Nubuccodonosor fatta da Daniele nella Bibbia:

"Il quinto regno sarà forte come il ferro, divorerà e sminuzzerà tutto ciò che troverà suoi suoi passi… Sarà in parte forte grazie al ferro, e in parte fragile grazie al fango (alleanze)”.

 

 

 

Nel libro di Daniele, nell’episodio del “Sognodi Nabuccodonosor” si menzionano le Età dell’Umanità:

nell’ordine di gradazione dei metalli, la prima è l’Età dell’Oro, seguita dall’Età dell’Argento, l’Età del Bronzo, e per ultima l’Età del Ferro.

Il re di Babilonia era tormentato da un sogno che intuiva essere una visione della fine del suo regno. Aveva sognato una statua con la testa d’oro, il torace d’argento, la vita di bronzo, le gambe di fango.

 

Daniele lo interpretò così:

  • L’oro si riferisce alla civiltà babilonese, che aveva uno smisurato amore per questo metallo, lo stesso Nabuccodonosor sedeva su un trono d’oro massiccio mentre ascoltava Daniele.

  • Il torace d’argento simboleggiava la Persia, perché argento significa “tributi"che si pagavano in argento. L’impero persiano sostituì in supremazia quello di Babilonia e fu il luogo in cui iniziò il culto di Mitra.

  • Il ventre e i muscoli erano di bronzo, il metallo che i Greci usavano per tutto.

  • E per quello che riguarda le gambe (due gambe quello dell’Impero Orientale e quello di Roma).

    • "E il quarto regno sarà forte come il ferro e come il ferro sminuzza e rompe tutte le cose, farà a pezzi e romperà tutto” con riferimento a un impero bellicoso che possedeva un esercito eccellente per le armi - di ferro - e in disciplina - di ferro.

EI quinto regno è la continuazione del quarto, sempre di ferro ma mescolato con il fango.

 

l Rammentiamoci che i regni europei nacquero dalla disintegrazione del Impero romano del vecchio continente (il quarto regno) per cui le gambe della statua sono l’Unione Europea, il più grande blocco commerciale e politico del mondo.

 

La fine della storia è che la statua finisce per cadere a causa della la sua parte debole, le gambe di fango.

 

Questo è proprio quello che sta scritto nel Mar Tirreno dove la nave “Concordia” (…dei popoli europei) viene portata alla rottamazione dove sarà venduta a pezzi (come avviene con la privatizzazione di servizi pubblici e attivi di uno stato).

 

Così fu fatta la profezia nel cuore del Mar Tirreno, nel golfo di Napoli:

  • In Pompei con il dipinto del salvataggio della Nave Europa

  • In Napoli, dove la patrona d’Europa è una potente maga nera che si ispira ad una divinità pagana

  • In Napoli dove si sta aprendo un vulcano come se si volesse compiere la profezia del pozzo dell’abisso dell’Apocalisse.

  • In Amalfi, dove si trova la porta dell’Averno e dove nacque l’Ordine di Malta a cui appartengono personaggi come

 

 

 

 

EUROPA, LA VIA DELLA ROTTAMAZIONE

 

Daniele ha profetato così il sogno di Nabuccodonosor e così è scritto fin dalla sua fondazione. La Torre di Babele della UE è un indice molto chiaro del suo destino anche nella scelta del suo nome:

Europa, una principessa dai piedi di fango.

Fortunati i Catalani che avranno presto l’opportunità di uscire dall’Europa!